Gol nel sangue, parole da leader, consapevolezza di chi in carriera ha fatto tanto ma vuol fare ancora qualcosa in più. Simone Simeri, attaccante classe 1993 che la Pistoiese ha prelevato dalla Folgore Caratese, ha voglia di scrivere un’altra pagina importante della propria storia e magari anche di quella del club arancione, che lo ha portato all’ombra del Melani per fare un ulteriore step in zona gol e tentare di accorciare il margine, al momento di otto punti, sulla capolista Forlì. A battezzare l’arrivo a Pistoia di Simeri, nel corso della conferenza stampa di presentazione, è stato il direttore sportivo Massimo Taibi: "Simone è un giocatore di cui tutti conosciamo il percorso calcistico e il curriculum. Non nascondo che lo volevamo già in estate, ma avendo iniziato un pochino in ritardo lui aveva già l’accordo con un club importante come la Folgore Caratese. Qualche giorno fa, appena ho saputo che c’era la possibilità di spostarsi, l’ho voluto fortemente portare qui a Pistoia. È un calciatore che vive per il gol, ma che ha anche qualità umane che in uno spogliatoio sono fondamentali. Sono sicuro che potrà aiutarci nella nostra scalata".
Un battesimo di fuoco per la punta originaria di Napoli, che in prima battuta ha raccontato come si è sviluppata la trattativa per l’arrivo a Pistoia: "La partenza dalla Caratese è stata un fulmine a ciel sereno – ha ammesso Simeri –. Ero tornato in Lombardia con grande voglia di fare, ma nel calcio sappiamo che tutti gli amori prima o poi sono destinati a finire. Nella città di Pistoia ho visto la possibilità di giocare in una piazza importante, con un direttore sportivo conosciuto e rispettato e con obiettivi ben chiari. Che tipo di giocatore sono? I numeri della mia carriera dicono che sono un attaccante d’area, ma mi piace anche aiutare i compagni nella manovra svariando sul fronte offensivo".
Un arrivo, quello del classe ‘93, che porterà un upgrade in campo ma anche nello spogliatoio: "A disposizione del gruppo metterò la mia esperienza – ha proseguito Simeri –, anche se in gruppo ci sono già tanti ragazzi vincenti. La Pistoiese è una realtà conosciuta soprattutto in una categoria come la Serie D, mi sono confrontato con alcuni ragazzi che hanno giocato qui e tutti mi hanno parlato del grande calore della piazza e del tifo. Fisicamente sto bene, arrivo in punta di piedi perchè so che ci sono delle gerarchie, ma sono a piena disposizione del mister e dello staff".
Michele Flori