VALENTINA CONTE
Cronaca

La Pistoiese è in vendita: "Non siamo in grado di rispettare gli impegni"

Con una nota la proprietà conferma che è in corso una seria trattativa Le scadenze per il pagamento degli stipendi arretrati non sono state rispettate

La Pistoiese incerottata rimedia un punticino. Il Sant’Angelo scardina il fortino nel finale

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Pistoia, 15 dicembre 2023 – Se non altro, ha ammesso pubblicamente ciò che tutti sapevano da tempo e che veniva negato con promesse su promesse fatte ai calciatori, ai dipendenti, ai dirigenti, ai tifosi. La proprietà dell’Unione Sportiva Pistoiese ha ammesso tutti i suoi limiti e lo ha sancito nero su bianco: "L’attuale proprietà – si legge in una nota – non è riuscita e non riesce attualmente a mantenere gli impegni presi".

La Pistoiese è ufficialmente in vendita. "È in corso – precisa sempre il comunicato – un profondo restyling societario al fine di poter garantire, nei tempi tecnici previsti, una stabilità progettuale a medio-lungo termine. In tal senso è già in corso una seria trattativa con imprenditori disposti a rilevare la maggioranza delle quote azionarie. Dettagli, saranno successivamente illustrati alla città e alle istituzioni". Ieri, il possibile acquirente – l’imprenditore americano Tighe Noonan – era allo stadio e già oggi dovrebbe incontrare il sindaco.

Dopo l’assunzione di responsabilità, la proprietà porge anche le scuse – seppur indirette – a chi in questi mesi, nonostante tutto e senza stipendio, ha provato a salvare il salvabile. "I giocatori, lo staff tecnico, i dirigenti, i dipendenti e collaboratori della US Pistoiese 1921 – si legge – non sono responsabili dell’attuale situazione di disagio creata dalle oggettive difficoltà dall’attuale proprietà. Pertanto, vanno ringraziati per la fiducia e la pazienza dimostrate fino ad ora".

Non era possibile continuare oltre. Nel corso dell’ultimo confronto durissimo avuto con i giocatori, era stato stilato un piano di rientro. Erano state fissate le date per il pagamento degli stipendi e in molti, ma non tutti, avevano ancora una volta scelto il progetto-arancione. Sperando che tutti quei discorsi non fossero le ennesime parole al vento. Ed hanno giocato, ed hanno vinto; così come i tecnici e i dirigenti del settore giovanile, fiore all’occhiello della società, hanno proseguito nel loro impegno. Come i dirigenti che cercavano di tenere la barra dritta, ma che poco potevano fare contro l’irruenza del presidente; come i dipendenti che mandavano avanti l’ordinaria amministrazione e l’organizzazione di una società che ha comunque impegni pratici da rispettare, non ultime le partite. Ma tant’è.

La scadenza del 5 dicembre è passata senza alcun bonifico: da qui la protesta dei calciatori che questa settimana non sono scesi in campo; da qui l’accelerazione nella trattativa in corso da alcune settimane. Così, la proprietà ha dovuto arrendersi, ammettendo di non farcela.

“I mancati allenamenti della squadra sono la naturale conseguenza dei mancati rimborsi. – spiega la proprietà –. La squadra ha sempre cercato di mantenere quell’unità che l’ha portata a dare sempre il massimo impegno, onorando la maglia. Si spera che i tifosi continuino a stare vicino alla squadra e a confermare quell’attaccamento alla maglia che hanno sempre dimostrato e che va oltre ogni proprietà". Il sipario comincia a scendere.