Prendi lo spopolamento, combinalo con le denatalità e ottieni lo svuotamento delle classi. Il copione si ripete a San Felice come altrove nei piccoli borghi e ha il suono assordante di un allarme. Perché se la "Pistoia decentrata" – o diremmo, "quasi montana" – perde anche i servizi, quella che si scrive per queste zone è una condanna a morte. O quasi. A lanciare l’Sos è Elena Guidi, dell’omonimo albergo di San Mommé, che sulla realtà scolastica di San Felice sfrutta i social per diffondere l’appello rivolgendosi ai babbi e alle mamme di Pistoia e dei dintorni che nell’anno scolastico 2025-2026 dovranno mandare i propri figli alla primaria. "Alla scuola di San Felice cerchiamo qualche iscritto per formare la classe, perché in mancanza di tre o quattro bambini la classe l’anno prossimo non si farà. Spero vivamente che qualcuno la scelga per portare avanti una realtà che, se pur piccola, è di vitale importanza per tutti". Per l’anno in corso gli iscritti ci sono stati e si è potuto tirare il fiato. Ma per l’anno che verrà, la possibilità di un passo indietro è concreta. "In questi giorni – spiega Elena, in veste di mamma – durante i colloqui con le maestre dell’asilo il discorso è caduto sull’anno prossimo e sulla possibilità che a San Felice la prima elementare possa realmente non essere organizzata. Avendo un’attività a San Mommé mi capita di fare molti incontri e di ascoltare molte voci. Tra queste quella di chi, già in estate, mi aveva palesato il dubbio sulla sopravvivenza della scuola elementare a San Felice. Mi è stato detto che per formare una prima ci vogliono almeno tredici o quattordici bambini e guardandoci intorno al momento ne abbiamo contati circa undici. Quindi non sufficienti". La primaria Ilva Nesci di San Felice fa parte dell’Istituto Comprensivo Cino da Pistoia-Galileo Galilei e, nel caso in cui la prima non si formasse, per coloro che desiderassero restare nello stesso comprensivo la scuola più vicina sarebbe allo Scornio oppure in Valdibrana. Ma la questione non è neppure di sola distanza chilometrica, perché per Elena, che si fa portavoce anche degli altri genitori del posto, il vero cuore di tutto è il concetto di servizio. "Quella di San Felice è davvero un’oasi alle porte di Pistoia. Doversene privare significherebbe una perdita per tutta la comunità. I bambini lì si trovano a loro agio, sono molto seguiti e per le famiglie sarebbe davvero una manna. Le somme si tireranno a gennaio con la conta degli iscritti, ma io mi rivolgo davvero a tutte le famiglie perché possano conoscere questa realtà che offre la formula del tempo pieno e sceglierla. A questo proposito il 26 novembre dalle 17 alle 18.30 si terrà l’open day alla sede della Cino in via Ernesto Rossi 13 per conoscere da vicino anche questa realtà che merita di sopravvivere".
linda meoni