REDAZIONE PISTOIA

Polenta, zucca, uova e braciole. I segreti della cucina pistoiese. Il libro in regalo ai nostri lettori

Sabato con l’acquisto di una copia de La Nazione vi sarà consegnato anche il libro di Luciano Bertini "L’olio (buono) è forse l’unico elemento che lega davvero tutti i piatti della tavola del territorio".

Un momento della presentazione della nostra iniziativa (FotoCastellani)

Un momento della presentazione della nostra iniziativa (FotoCastellani)

PISTOIA

Un omaggio a Luciano Bertini che con la sua operazione ha rispolverato un pezzo di cultura collettiva prima di lui mai rappresentata. Nasce così un libro, "La cucina pistoiese", che racconta le nostre origini a partire da un pentolone che borbotta per ore sul fuoco, frammento di memoria che appartiene a ognuno di noi. Ma sarà anche un omaggio a tutti i nostri lettori che sabato 14 dicembre acquistando una copia de La Nazione riceveranno questo gradito regalo, da tenere per sé oppure anche da regalare in occasione del Natale.

Un’operazione che non sarebbe stata possibile senza il contributo di Confcommercio Pistoia Prato e dell’editore, la Compagnia dei Santi Bevitori, pistoiese anche questo, a rimarcare la territorialità della "catena di montaggio", a garanzia di un risultato che siamo certi sarà apprezzato anche da chi fino ad oggi non avesse avuto occasione di approcciarsi al testo di Bertini. "Il libro – ricostruisce Filippo Giaconi della Compagnia dei Santi Bevitori – è uscito nel 2001 per l’allora Libreria dell’Orso.

Noi come Santi Bevitori l’abbiamo ripubblicato nel 2021, sollecitati allora da Cesare Sartori, anche in forza di un’amicizia che ci ha legati con Bertini. Persona delicata e appassionata, ha dato vita a un testo particolare il cui approccio esula dalla semplice nozione. Una novità per Pistoia che mai prima di allora aveva avuto un testo dedicato alle sue specificità culinarie. Luciano ha attinto molto dalle ricette di Loriano Agostini offrendo un testo dal taglio quasi antropologico.

Spesso la cucina finisce per intrecciarsi con la cultura, si riscoprono tradizioni storiche locali per i giovani spesso desuete se non proprio dimenticate. Si attinge dall’alto e si prende dal basso. La nuova versione che regaliamo con La Nazione mantiene l’originaria classificazione, antipasti, minestre e zuppe, secondi, dolci e anche l’impianto grafico originale, ricercato, raffinato ed elegante. Sono presenti dei box esplicativi che si relazionano con le ricette e si crea una continuità di fondo in quella che diventa una vera e propria narrazione. C’è poi un bellissimo apparato fotografico dove compaiono foto d’epoca, materiale promozionale, vecchi menu aziendali, frutto di una ricerca allora svolta da Luciano assieme a Claudio Rosati presso le collezioni private Tronci e Innocenti".

Un lavoro prezioso quello portato avanti dalla Compagnia dei Santi Bevitori, la cui particolarità risiede proprio nel suo essere radicata sul territorio, pur con tutte le difficoltà del caso. "Anche quest’anno abbiamo proposto agenda, calendario e taccuini per la serie degli effigrammi con una mostra attualmente in corso alla Libreria Cino a Pistoia, mentre prossimamente usciremo con un testo dedicato alla cucina senese a firma di Florio Carnesecchi – conclude Giaconi -. Essere piccoli in questo mondo non è semplice, ma noi in questo ritroviamo un valore aggiunto. Cerchiamo di coltivare sensibilità e valori che con l’avvento della tecnologia finiscono per essere mortificati e crei una nicchia di persone che condividono passioni purtroppo sempre più desuete. Si diventa abili a sviluppare spirito critico, con una cura rivolta più alla scrittura che alla facciata e agli orientamenti dettati dalla moda".