REDAZIONE PISTOIA

Politica, dischi e biliardo. Addio a Roberto Marini. Memoria storica della città

Si è spento a 92 anni il creatore di quell’Archivio prezioso a disposizione di tutti "Era una persona schiva, che di sé non ha lasciato molte immagini" .

Politica, dischi e biliardo. Addio a Roberto Marini. Memoria storica della città

PISTOIA

Storia e politica, in prima battuta, ma poi tutta cultura in genere. Tutte passioni che aveva coltivato raccogliendo materiale in modo quasi bulimico, arrivando ad accumularne una quantità tale da doverlo infine riversare in un luogo dedicato che avesse però la caratteristica di essere aperto, fruibile. Un sogno personale diventato regalo alla città il cui oggetto è però il mondo intero. Questo sin dal 2018, anno della sua inaugurazione, è apparso essere l’Archivio Marini-Oltre Il secolo breve da un’idea di Roberto Marini. È lutto nella comunità locale per la morte del fondatore e presidente dell’Archivio con sede nella Galleria Nazionale, andatosene all’età di 92 anni. Un luogo perfettamente integratosi con le realtà archivistiche e bibliotecarie della città, motivato dalla qualità della straordinaria mole di materiali qui custoditi: la collezione comprende infatti diecimila libri, cinquecento testate di riviste, ottomilacinquecento Lp, trecento 45 giri e più di settemila tra audiocassette, cd e dvd, più una sconfinata collezione di miscellanee tematiche, manifesti, volantini e calendari. Sono in particolare le monografie a rappresentare il fulcro centrale dell’Archivio, con una massiccia rappresentanza di testi legati ai conflitti del XIX e XX secolo, alla pittura, al cinema, alla musica. Ogni singolo pezzo è frutto di una raccolta condotta da Marini sin dall’età dell’adolescenza e si trova non solo nella sede della Galleria Nazionale e in un altro locale del centro città adibito ad archivio, non accessibile però al pubblico.

Uomo schivo e riservato (tanto che reperirne una foto è apparso problematico), un passato da dirigente nella Lega delle Cooperative, era nato a Pistoia il 27 luglio del 1931. Nelle sue agende di ragazzino, a soli 13 anni, i primi appunti sui bombardamenti su Pistoia e poi sulla caduta di Mussolini, primi indizi di una tendenza che lo avrebbe accompagnato tutta la vita: annotare, raccogliere.

"Consultava la stampa guidato da un principio comparativo, per conoscere e scoprire – racconta l’attuale direttore dell’Archivio, Roberto Niccolai -. Marini era mille Marini, era l’appassionato di cineforum, di lettura, l’esperto di biliardo, il politico, divenendo il più giovane esponente del Psiup nel 1964. L’Archivio non fa che rappresentare questo suo percorso sfaccettato, attraverso materiali se non rari addirittura unici. Di area socialista, antifascista, antistalinista, sempre ha cercato di comprendere il mondo da diversi punti di vista. Era parte di quella generazione che nella cultura, nella carta e nei libri vedeva un elemento di emancipazione. La sua perdita è per noi motivo di grande dolore e sconforto. Ci mancherà il mentore, l’anima discreta e riservata che seguiva da lontano, ormai ammalato, ogni nostro progresso con la cura e la passione che da sempre ha dedicato all’impegno politico e civile". L’ultimo saluto a Marini stamani alle 10 nella chiesa di Sant’Andrea a Pistoia.

linda meoni