
Cerimonia in occasione del 208° anniversario della fondazione della Polizia penitenziaria
PISTOIA
In occasione del 208° anniversario della fondazione della Polizia penitenziaria, si è svolta una apposita e sentita cerimonia all’interno del carcere di Santa Caterina in Brana. Erano presenti le massime autorità civili e militari della città, con in testa il prefetto Licia Donatella Messina: una occasione utile, e importante, per far vedere all’esterno il grande lavoro che viene svolto dalla polizia all’interno della struttura che, a differenza di altre case circondariali, in questo momento non ha problemi di sovraffollamento o di condizioni particolari e non sufficienti per i detenuti.
"Non posso che esaltare il profondo rispetto per la legalità che viene portato avanti dal personale di Polizia penitenziaria in servizio all’interno di questa casa circondariale – afferma la direttrice della struttura, Loredana Stefanelli – un rispetto che si espande anche alla sicurezza pubblica, ai diritti umani e per la dignità delle persone detenute con una particolare professionalità che li porta ad impegnarsi in maniera efficiente sui due pilastri necessari in questi casi come la sicurezza e allo stesso tempo la rieducazione. La Polizia penitenziaria svolge un lavoro perlopiù al chiuso e la sua eccezionalità sfugge allo sguardo dei cittadini".
In occasione della cerimonia, la parola è poi spettata al comandante di reparto del corpo armato, ovvero Antonio Giardino, che ha illustrato le peculiarità della struttura di via dei Macelli e dell’impegno quotidiano di tutti i poliziotti penitenziari che, con uno specifico senso del dovere e spirito di sacrificio, riescono a tenere a bada sul nascere problematiche che potrebbero divenire pericolose per gli ospiti. Come da tradizione, poi, al termine della cerimonia sono stati consegnati gli attestati di merito al personal che si è distinto, nel corso dell’ultimo anno, durante il proprio servizio. In questa panoramica, è importante mantenere standard di qualità abbastanza elevati per garantire condizioni di sussistenza più che soddisfacenti per il nucleo complessivo di detenuti presenti visto che si possono verificare situazioni critiche, come accaduto nei mesi scorsi, che però sono rientrate nel giro di pochi giorni.
S.M.