Stefania Tavella
Cronaca

Da poliziotta a suora. “Un abbraccio mancato mi ha cambiato la vita”

Tosca Ferrante, cinquantacinque anni, opera nella chiesa di San Frediano a Pisa. Ora coordina il “Servizio regionale per la tutela dei minori”. Lunedì sarà a Pistoia

L’équipe pastorale giovanile col vescovo  e suor Tosca

L’équipe pastorale giovanile col vescovo e suor Tosca

Pisa, 20 settembre 2024 – “Da poliziotta a suora, oggi accompagno i giovani nelle loro scelte di vita”. E’ la storia di Tosca Ferrante, 55 anni, suora apostolina in servizio a Pisa nella parrocchia universitaria di San Frediano e coordinatrice del Servizio regionale per la tutela dei minori. Proprio in questa veste suor Tosca terrà lunedì, nella diocesi di Pistoia, una giornata di formazione dal titolo “Rispetto e responsabilità nell’azione educativa” sugli abusi e le loro conseguenze. Alle spalle un passato in divisa, idealmente unito al presente da un unico filo conduttore: la volontà di servire il prossimo. “In fin dei conti, è come se continuassi a vivere ciò che vivevo prima come poliziotta, ma semplicemente in una forma diversa. Prima era solo un lavoro, ora è una scelta di vita”.

A_TRATTATA
A_TRATTATA

Cosa l’ha spinta a lasciare la polizia?

“Nei cinque anni in cui ho portato la divisa ho arrestato tante persone, anche molti adolescenti e giovani. Ogni volta, mi chiedevo se qualcuno li avesse mai ascoltati o avesse mai detto loro che potevano avere un futuro diverso. Ma è stato un incontro, in particolare, a innescare una ricerca interiore più profonda”.

Lo può raccontare?

“Un giorno mi sono trovata davanti un ragazzo che era appena stato arrestato e che sembrava molto scosso e spaventato. A un certo punto ha iniziato a piangere e mi ha chiesto di abbracciarlo. Un abbraccio che gli ho dovuto negare proprio per la divisa che indossavo. Quando sono tornata a casa mi sono guardata allo specchio e mi sono chiesta chi stessi diventando. In fondo aveva chiesto solo un abbraccio, un qualcosa di cui tutti abbiamo bisogno”.

In quel momento ha capito che doveva cambiare strada.

“In realtà il passaggio da poliziotta a suora è stato quasi naturale. Ho sentito che Dio mi chiamava a fare qualcosa in più, che non fosse solo un lavoro ma una scelta esistenziale. Così ho lasciato la polizia per dedicarmi totalmente a questa missione, appunto ascoltare i giovani e accompagnarli nei loro percorsi di vita”.

In che modo?

“Attraverso il nostro servizio di ascolto attivo a Pisa dal 2020, che si rivolge proprio ai giovani, sia a coloro che hanno già scelto la propria strada e che stanno attraversando una crisi vocazionale, sia in generale a quanti devono ancora scegliere un percorso da seguire. In più, nell’ambito del Servizio regionale per la tutela dei minori, io e l’equipe andiamo in giro per la Toscana per sensibilizzare su questi temi e ragionare sul significato di ‘adultità’. Questi incontri, infatti, diventano anche occasione di confronto tra adulti per capire come aiutare le nuove generazioni”.

Cosa porta dell’esperienza di poliziotta nella sua missione? “Sicuramente i volti e la sofferenza di tutti coloro che ho incontrato in passato. Porto l’esperienza del loro dolore, che mi ha fatto capire chi potevo diventare e cosa è davvero essenziale”.

Cioè?

“L’amore che possiamo donare e ricevere, anche attraverso il lavoro che ognuno di noi svolge. Quello che conta è come lo vivi, per me è una vocazione”.