EMANUELE CUTSODONTIS
Cronaca

Ponte all’Abate, la resa dei conti. Chiesti indennizzi e fine dei lavori. Gli animi si scaldano nell’assemblea

Il presidente della Provincia Marmo ha assicurato la riapertura per il 10 aprile, salvo meteo avverso. Il sindaco Franchi: "Abbiamo distribuito un modello per quantificare i danni". Sono 70 le attività colpite.

Il presidente della Provincia Marmo ha assicurato la riapertura per il 10 aprile, salvo meteo avverso. Il sindaco Franchi: "Abbiamo distribuito un modello per quantificare i danni". Sono 70 le attività colpite.

Il presidente della Provincia Marmo ha assicurato la riapertura per il 10 aprile, salvo meteo avverso. Il sindaco Franchi: "Abbiamo distribuito un modello per quantificare i danni". Sono 70 le attività colpite.

Il centro Agape di Collodi ha ospitato una infuocata assemblea pubblica convocata dalle amministrazioni comunale e provinciale per affrontare il tema dello stato dell’essere dell’intervento sul ponte della strada statale 435, via Provinciale Lucchese. Il presidente della Provincia di Pistoia Luca Marmo, il consigliere provinciale con delega alla viabilità, Lisa Amidei, sindaco di Larciano, l’ingegnere Tony Montillo, funzionario provinciale responsabile della viabilità, il sindaco Riccardo Franchi e il vice sindaco Luca Tridente si sono trovati di fronte tanti cittadini arrabbiati e preoccupati per la prolungata chiusura del ponte, che hanno chiesto a gran voce risposte certe agli amministratori locali e al tecnico. Risposte che sono arrivate. Marmo e Montillo hanno affermato che, grazie al lavoro dell’azienda che ha ricevuto l’incarico, Intersonda srl di Castelnuovo Garfagnana, sarà rispettata la data indicata dalla proroga richiesta e assegnata, il prossimo 10 aprile, sempre che non si verifichino nuove forzate interruzioni dei lavori dovute a nuovi allarmi meteorologici arancioni. Il presidente della provincia ha ricordato come siano 260 i ponti lungo le strade provinciali, e obiettivo sia dell’amministrazione che della ditta incaricata è quello di condurre i lavori "nel miglior modo possibile e nei tempi più veloci possibili". Il sindaco ha espresso forte preoccupazione per le condizioni delle strade utilizzate come viabilità alternativa. "Le migliaia di mezzi che non passano dal ponte devono percorrere altre strade comunali- spiega –figuratevi se adesso dovessimo chiudere via del Tiro a Segno, via delle Pari, via di Confine. Abbiamo chiesto alla Regione Toscana dei ristori, a lavori ultimati, per poter riassettare le strade danneggiate a causa del traffico appesantito".

L’amministrazione comunale si è mossa per tempo definendo la zona rossa e distribuendo alle 70 attività commerciali, industriali e artigianali interessati dei modelli dove quantificare il danno economico subito. "A ora hanno risposto solo in 18- commenta Tridente –stiamo cercando di accelerare i tempi, per far partire i ristori, che dovranno essere il più possibile commisurati alle perdite subite dalle aziende". Franchi si definisce "arrabbiato": "siamo stati lasciati soli- esclama –la Prefettura e la Provincia di Lucca, i comuni di Capannori e Villa Basilica ci hanno lasciati soli a gestire le difficoltà del traffico, provocate da chi non usa il buon senso e non rispetta le regole". Quello delle violazioni dei mezzi in transito è un tema molto sentito. "Ho scritto 70 esposti- protesta un cittadino residente sul lato lucchese del ponte, esasperato –sono chiuso in casa per controllare che non mi buttino di nuovo giù i muri. Vogliamo le soluzioni". Montillo garantisce la riapertura il 10 aprile: "il ponte riaprirà a doppio senso di marcia e al transito pedonale". Per quanto riguarda i ristori per le aziende, Marmo spiega che serve una legge regionale; ci siamo mossi concordemente, la legge è in lavorazione". L’ex assessore Aldo Morelli, presente fra il pubblico, ha ricordato come due mesi prima delle elezioni regionali il consiglio si sciolga, questo riduca il tempo a disposizione. Molti hanno chiesto se era stata chiesta alla Sovrintendenza una richiesta di svincolo che permettesse l’abbattimento del ponte per la costruzione di uno nuovo, che Marmo ha risposto essere stata negata. Emanuele Cutsodontis