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Ponte del Pontenuovo: costi lievitano a 434mila euro, Confcommercio chiede ristori

Aumento dei costi e ritardi nei lavori del Ponte del Pontenuovo. Confcommercio critica e richiede ristori per le attività.

Sale il costo del cantiere: "Adesso basta sorprese"

Cantiere di Pontenuovo: un’immagine scattata ieri durante i lavori

Due le novità sui lavori sul Ponte del Pontenuovo: l’aumento dei costi dell’opera da 250mila a 434mila euro e la dura presa di posizione di Confcommercio che lamenta i danni provocati dai "ritardi eccessivi" e chiede un tempi certi e ristori per le attività penalizzate. L’aumento dei costi dell’intervento di messa in sicurezza del ponte sulla Bure è stabilito da una determinazione dell’area tecnica della Provincia di Pistoia in cui si afferma che "a seguito di eventi imprevedibili, si rende necessario implementare il Quadro economico". Le risorse necessarie per il nuovo quadro economico sono ricavate dalla economia pari a 186mila euro realizzata sulla spesa per le attività di censimento, ispezione e indagini sui ponti esistenti finanziate dal ministero delle infrastrutture e trasporti con il decreto ministeriale 225 del maggio 2021. La spesa per l’ispezione sui ponti per la provincia di Pistoia è infatti calata da 362.464 euro a 175.633 euro. La somma risparmiata va a coprire l’aumento per Pontenuovo.

Intanto c’è la presa di posizione di Confcommercio: "I lavori al cantiere del ponte sul torrente Bure, a Pontenuovo, necessitano di un cronoprogramma che sia finalmente certo. Basta sorprese, ogni giorno di chiusura in più è un danno per le attività dell’intera area nord est della città, con ricadute fino a Montale. Assistiamo con stupore e forte disappunto a uno scarico di responsabilità del tutto inappropriato. Gli imprevisti che si sono susseguiti non possono ricadere interamente sulle spalle delle attività commerciali dei dintorni e dei residenti. Gli atti vandalici contro i mezzi della ditta, le richieste da parte dei gestori dei sottoservizi e l’interferenza con la rete idrica sono fattori solo in parte imprevedibili. La responsabilità dei ritardi e il conseguente danno economico che stanno determinando per le imprese, non può gravare su chi, con il proprio impegno, mantiene la vitalità di una porzione così importante del nostro territorio. Mentre il tempo passa le abitudini dei clienti cambiano e il lavoro diminuisce sempre più, peraltro in un periodo dell’anno fondamentale per le aziende, come il Natale. A questo punto è necessario che i colpi di scena si esauriscano. Le imprese hanno bisogno di poter programmare, non possono navigare a vista. Crediamo, inoltre – conclude Confcommercio - che si renda necessario pensare a forme di ristoro per le attività coinvolte da questo lungo disagio". I lavori sul ponte sono iniziati il 23 ottobre scorso e secondo l’ordinanza allora pubblicata dalla Provincia la riapertura era prevista il 20 dicembre. Il 12 dicembre, la Provincia ha annunciato la proroga, ma senza indicare una nuova data. Nei giorni scorsi sul ponte sono state impegnate le ditte incaricate di sistemare i sottoservizi, prima un’azienda che ha spostato i cavi telefonici e della fibra, poi, anche ieri, Publiacqua, che deve riparare una tubazione e ha assicurato di concludere prima di Natale.

Giacomo Bini