Tempi stretti per portare a conclusione i lavori sui ponti di Pracchia senza incappare in altri problemi. Sembra infatti che stiano per scadere i termini per usufruire dei finanziamenti europei del Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) e in paese la preoccupazione viene espressa senza mezzi termini. Mentre il cantiere allestito per i lavori sul ponte di fronte alla stazione ferroviaria di Pracchia, è stato smantellato in attesa di individuare una soluzione per terminare la parte ancora da fare, dopo che l’ondata di piena aveva pesantemente danneggiato i ponteggi, l’ipotesi al momento più accreditata è quella di terminare rapidamente la carreggiata, ormai quasi completata e la riapertura del cantiere a primavera per l’altra metà.
A turbare i sonni degli imprenditori e degli abitanti è invece il ponte che si trova accanto all’albergo ristorante Melini, per il quale invece la situazione è molto più articolata: la sua chiusura dividerà il paese in due e, fatto salvo il percorso a piedi, l’una non sarebbe collegata all’altra. E quindi ufficio postale e farmacia da una parte, Misericordia, stabilimento dell’Acqua Silva, Carabinieri e Rsa Villa Chiara dall’altra, tanto per avere un’idea. Senza parlare di Orsigna e Vizzero che dal punto di vista dei servizi ricadono proprio su La Perla dell’Appennino. Della situazione in essere e della probabile evoluzione, traccia il profilo Lisa Amidei, sindaco di Larciano e assessore provinciale alle strade: "Il tempo di chiusura stimato è di due o tre settimane, prima però c’è da raggiungere un accordo tra Provincia e Comune per aggiustare tutti i problemi che derivano dalla chiusura: scuolabus, trasporto pubblico locale, attività presenti e quant’altro. Era stata ipotizzata la data del 21 ottobre, ma dubito sia stata una previsione ottimistica. Riguardo ai fondi – conclude l’assessore – non credo ci saranno problemi, una volta che i lavori sono partiti il finanziamento non rischiamo più di perderlo".
Andrea Nannini