
La protesta contro la chiusura del ponte del Melini
Pracchia (Pistoia), 20 aprile 2025 – Sono scesi in strada per ribadire la loro contrarietà alla chiusura del ponte del Melini. La notizia della necessaria opera di messa in sicurezza, da parte dell’amministrazione provinciale, del vecchio ponte all’interno del centro abitato di Pracchia preoccupa e agita gli spiriti degli abitanti di parte della montagna Pistoiese. Questo perché l’interruzione del transito veicolare (per quello pedonale è allo studio una passerella), non solo spaccherebbe un paese a metà, ma anche una valle, impedendo a molti residenti montani di spostarsi per lavoro tra le province di Pistoia e Bologna, se non seguendo un percorso alternativo con un aumento di più di cinquanta chilometri. Ieri mattina il ponte ha ospitato la manifestazione organizzata dagli abitanti di Pracchia, Orsigna e Vizzero, che si sono dati appuntamento per far sentire la loro voce, con le loro perplessità e richieste. Perché la situazione, a loro avviso, andrebbe a interessare molteplici aspetti, sia del paese che, più ad ampio raggio, della sicurezza in caso di emergenza, fino l turismo stagionale e ai lavoratori pendolari.
“Per le nostre attività comporterebbe un danno gravissimo – commenta Aldo Venturi, del ristorante La Selva di Orsigna –. Lavoriamo stagionalmente e accumuliamo durante l’estate perché in inverno c’è molta meno affluenza. Questa decisione ci taglierebbe le gambe completamente tanto che non sappiamo se riusciremo a riaprire. La speranza è un senso unico alternato”. Sullo stesso avviso anche Alessandro Bruni che con la moglie gestisce il ristorante albergo Melini di Pracchia: “Vogliamo tenere aperto questo ponte perché è necessario. La Provincia probabilmente farà un percorso pedonale, ma non è sufficiente perché vanno tutelate anche priorità come quelle del soccorso”. Chiede chiarimenti sul tema anche la farmacista del paese. “Se qualcuno si sente male quale centrale operativa si dovrà chiamare? – domanda la dottoressa Cristina Barbara Allasia –. Auspico comunque che le autorità si incontrino nuovamente per cercare di istituire un senso unico alternato per mezzi leggeri e ambulanze”. Una vera e propria spaccatura della valle, è così che la vede anche il presidente della Pro Loco di Pracchia. “I paesi che sono dalla parte verso l’Emilia si troveranno completamente isolati – afferma Massimo Mariani –. Le attività lavorano maggiormente proprio nel periodo estivo, vogliamo che questa chiusura sia programmata in altri momenti per cercare di limitare i danni, coscienti che non è possibile eliminare completamente le problematiche derivate dalla chiusura”.