REDAZIONE PISTOIA

Pontenuovo, chiusa via San Quirico. Mille problemi per i residenti

La testimonianza di una mamma: “Ho due bimbe e per portarle a scuola faccio tardi e rischio di perdere il lavoro”

Così si presentava ieri mattina il cantiere di Publiacqua, aperto con una ordinanza del Comune di Pistoia del 28 febbraio per poter effettuare la sostituzione delle condutture della rete idrica

Così si presentava ieri mattina il cantiere di Publiacqua, aperto con una ordinanza del Comune di Pistoia del 28 febbraio per poter effettuare la sostituzione delle condutture della rete idrica

Pontenuovo (Pistoia), 4 marzo 2025 – Pontenuovo senza pace. Ora chiude fino a venerdì 14 marzo anche la stradina alternativa, la via San Quirico, da molti utilizzata per aggirare il cantiere che dal 23 ottobre 2024 occupa il ponte sulla Bure la cui riapertura è stata rimandata al 28 marzo. La chiusura di via San Quirico è stata disposta con un’ordinanza del 28 febbraio del servizio infrastrutture del Comune di Pistoia per l’effettuazione di lavori di Publiacqua per la sostituzione di condutture della rete idrica. I lavori riguardano il primo tratto di via San Quirico, tra il numero civico 5 e la via Montalese dal 3 al 14 marzo e la stessa Montalese (o via Sestini) dal ponte fino al civico 246 dal 1 al 7 marzo.

L’intervento su via Sestini, nelle immediate vicinanze del ponte, è già in corso, e oggi si procederà in via San Quirico. Erano lavori già programmati in precedenza, decisi con un’ordinanza del 21 febbraio, ma poi prorogati. La chiusura della stradina ha già provocato molti disagi e sollevato proteste. In particolare sono in grande difficoltà i genitori che accompagnano i loro bambini alla scuola elementare del Pontenuovo.

“Per portare le mie due bambine a scuola – lamenta Veronica Bargiacchi – faccio tardi al lavoro e metto a rischio il mio impiego, ho telefonato in Comune e per tutta risposta mi hanno detto di partire prima e portare prima le bambine a scuole, ma non sanno che non si può fare perché la scuola apre alle 8.25 quando suona la campanella, da cinque mesi faccio enormi sacrifici per rispettare gli orari della scuola e del mio lavoro, ma la chiusura anche di via San Quirico mi mette in grandissima difficoltà”. Veronica abita a Ponte alla Pergola e prima della chiusura del ponte in dieci minuti arrivava alla scuola del Pontenuovo. Dopo il 23 ottobre, quando il ponte è stato chiuso, Veronica passa dalla Chiesina all’andata e da via San Quirico e via Soprabure al ritorno, ora invece deve ritornare dalla strada della Chiesina anche al ritorno con un allungamento notevole dei tempi.

“Prima mi davano una mano anche i miei genitori a portare le bambine – dice Veronica –, ma sono anziani e giustamente loro non se la sentono di passare dalla strada della Chiesina dove oltretutto continuano a circolare mezzi pesanti malgrado il divieto. Ho chiesto al Comune che vengano mandati dai vigili a controllare, ma mi hanno detto che occorre affidarsi alla correttezza degli autisti. Il risultato è che anche oggi (ieri per chi legge), ho incontrato un grosso Tir su quella strada di campagna”.

I programmi quotidiani di una famiglia spesso sono costruiti su tempi stretti per conciliare lavoro, scuola e varie attività dei figli e un blocco prolungato per mesi della viabilità può determinare un vero e proprio sconvolgimento della routine di ogni giorno. “Avevo ottenuto dalla scuola – racconta Veronica – il permesso per un’uscita anticipata delle mie figlie, alle 16.15 anziché alle 16,30 per consentire loro di frequentare una attività sportiva, ma ora, con la chiusura del ponte e ora anche di via San Quirico, quel permesso non è più sufficiente. Ho telefonato al Comune e alla Provincia e proprio ieri si è messo in contatto con me l’assessore alla viabilità Alessio Bartolomei”.

 Giacomo Bini