
"Predatore delle giovani pazienti". L’analisi di Roberta Bruzzone sul caso dello psicologo arrestato
"Quando un predatore utilizza la professione di psicologo per abusare di vittime che si affidano a lui per alleviare il proprio malessere interiore è semplicemente terrificante". Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, è una personalità assai nota in Italia per la sua partecipazione a molti programmi televisivi e la pubblicazione di numerosi saggi. È una professionista molto diretta, parla in modo assai deciso e riesce a farsi capire anche da chi non è specialista. L’abbiamo interpellata in merito all’arresto di uno psicologo accusato di abusi sessuali che sarebbero stati commessi nei confronti di dieci ragazze, tra il 2013 e il 2023. L’ipotesi di reato, in base a quanto è emerso dalle indagini del commissariato, coordinate dalla procura, è aggravata dal fatto che alcune delle vittime erano minorenni all’epoca dei fatti e tutte erano affidate alle sue cure.
Bruzzone, andiamo dritti al punto. Cosa ne pensa?
"Se le risultanze verranno confermate dall’autorità giudiziaria, ci troviamo davanti a un predatore che ha scelto una professione dove avrebbe potuto incontrare vittime in grado di soddisfare i gusti delle sue fantasie sessuali. I pazienti, e in questo caso parliamo di ragazzine alle prese con le difficoltà dell’adolescenza, vanno a creare un legame di fiducia nei confronti dello psicologo. Una situazione ideale per un predatore sessuale del genere. Tutto ciò è davvero terribile, ma in situazioni del genere avviene proprio così".
In base alle accuse, lo psicologo arrestato sarebbe riuscito ad andare avanti per dieci anni e a farla franca. Come può avvenire una cosa del genere?
"Non mi stupisce affatto, scenari del genere sono già emersi da altre attività investigative. In situazioni così vischiose, il predatore convince le vittime che quanto avvenuto è normale. In questo caso, abbiamo persone fragili che possono arrivare a credere come, in effetti, gli abusi facciano davvero parte della terapia o nessuno crederebbe mai ai loro racconti di abusi subiti. In questo modo, il responsabile riesce a passare inosservato".
Questo caso impone una riflessione sulla valutazione dei soggetti che vogliono intraprendere la vostra professione…
"Sono d’accordo. L’analisi psico-attitudinale dovrebbe essere fatta già durante gli studi universitari, non basta valutare la preparazione accademica per capire se una persona è adatta o meno a fare lo psicologo. Sono contenta che l’Ordine della Toscana abbia fornito consulenza agli inquirenti, ribadendo che certe azioni non appartengono ad alcuna procedura terapeutica in uso".
Roberta Bruzzone è un’esperta nelle tecniche di analisi, valutazione e diagnosi di abuso nei confronti di minori e di violenza nei confronti delle donne.
Daniele Bernardini