REDAZIONE PISTOIA

Premio Il Corbello a Montale: Bolognesi il "Corbello" 2022

Andrea Bolognesi riceverà sabato 7 ottobre il premio Il Corbello per i suoi contributi alla storia locale e allo sviluppo culturale di Montale. Il premio, sostenuto da Mutua Alta Toscana e Banca Alta Toscana, è stato assegnato a 12 personalità in precedenza.

Allo scrittore. Bolognesi il "Corbello"

Sabato prossimo, 7 ottobre, alle ore 17, nella sala del Nuovo Centro Nerucci verrà consegnato il premio Il Corbello allo storico e scrittore Andrea Bolognesi. Si tratta dell’edizione del Corbello datata 2022, assegnata ora per i ritardi dovuti al covid. Il premio viene assegnato annualmente ad una persona che abbia dato lustro al nome di Montale e abbia contribuito allo sviluppo civile e culturale della comunità. Bolognesi ha compiuto importanti ricerche di storia locale sul territorio, in particolare sulla viabilità antica, sulle tradizioni e sulla cultura popolare specialmente di Tobbiana, suo paese di nascita e di residenza.

Di rilievo anche i molti studi dedicati da Bolognesi a personalità dell’ottocento nate a Tobbiana come Atto Vannucci e Lorenzo Nesi, ma anche a personaggi pistoiesi come Enrico Bindi, Bartolomeo Sestini, Pietro Contrucci e Giuseppe Arcangeli. Tra le ultime sue opere da ricordare due romanzi di ambientazione storica, di cui l’ultimo, di notevole successo, dedicato alla figura di Francesco Arcangeli, un pistoiese condannato a morte con l’accusa di aver ucciso il filologo Giovanni Winkelmann. Tra i meriti di Bolognesi anche un’intensa attività di divulgazione culturale svolta sempre con spirito di volontariato a beneficio della collettività. Il premio si avvale del sostegno della Mutua Alta Toscana e della Banca Alta Toscana e del patrocinio del Comune di Montale. Le personalità insignite del premio nelle precedenti dodici edizioni son Claudio Bigagli, Jorio Vivarelli, Giuseppe Becciani, Suor Clementina, Daniele Cipriani, Averardo Masini, Lisimaco Innocenti, Massimo Gazzarri, Cataldo Lo Iacono, Fedele Votino e Gabriella Meoni, Lorenzo Pecori Vettori, Arnolfo e Modesto Biagioli.

Giacomo Bini