Pace subito in Medio Oriente. Per chiederla a gran voce e dare un segnale, piccolo ma immediato e indispensabile, mentre altre iniziative sono organizzate a livello nazionale e internazionale, Sinistra civica ecologista e Sinistra italiana di Pistoia organizzano per sabato 21 ottobre alle 16.30, in piazza Gavinana a Pistoia, un presidio per la pace e invitano ad aderire e a partecipare tutti coloro che, come loro, sentono come urgente ed irrinviabile l’esigenza di reclamare un immediato cessate il fuoco. "Di fronte all’atto di guerra lanciato sabato 7 ottobre da Hamas contro i cittadini di Israele, e alla immediata dichiarazione di guerra dello Stato di Israele, all’assedio del territorio di Gaza, non si può restare indifferenti – affermano i promotori in una nota –. A neppure due anni dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, si aggrava di nuovo il pericolosissimo conflitto che impedisce ai palestinesi di vivere liberi nella propria terra, rischiando di coinvolgere tutto il Medio oriente. È l’avvio di una spirale di violenze e di uccisioni come quelle che caratterizzano ogni conflitto – aggiungono –: occorre fermare le stragi, non si deve rispondere all’orrore con altro orrore".
Da qui l’appello ai cittadini pistoiesi, affinché "faccino sentire la propria voce, si faccia cessare quella delle armi e ci si sieda ad un tavolo negoziale. È questa, in Ucraina come in Medio oriente l’unica strada che è utile e indispensabile percorrere – affermano i promotori –. A trenta anni dagli accordi di Oslo, la politica internazionale non ha saputo nè voluto realizzare la pace a Gerusalemme, e deve ancora riconoscere ai palestinesi la stessa dignità, la stessa libertà, gli stessi diritti che si riconoscono agli israeliani. Non ci può essere pace senza giustizia. Occorre contrastare la speculazione mediatica e finanziaria che giustifica ed esalta il rafforzamento della guerra e la corsa al riarmo – concludono i promotori –, sminuendo ogni ragionamento su politiche e strategie diplomatiche, di abbassamento del livello di tensione, di rispetto del diritto internazionale. L’appello di riferimento è quello della Rete Italiana Pace e disarmo: "Solo con il rifiuto della guerra e della violenza possiamo tutti impegnarci per costruire giustizia, rispetto per i diritti di autodeterminazione delle due popolazioni, riparazione, convivenza, pace giusta e duratura". Tutti coloro che intendono aderire, sia come singoli soggetti, sia come partiti, gruppi, associazioni, sindacati, organizzazioni o altro, possono farlo scrivendo a [email protected] oppure contattando il 334.7028905.
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