ALESSANDRO BENIGNI
Cronaca

Presunta violenza sessuale. Il professore e la preside finiscono ai domiciliari

L’inchiesta ha scosso un istituto superiore della provincia di Pistoia. Il docente avrebbe palpeggiato un’allieva minorenne. Incastrato dalle chat. Nei guai anche la dirigente scolastica: per l’accusa ha ostacolato le indagini. .

Una manifestazione contro la violenza sulle donne

Una manifestazione contro la violenza sulle donne

Un docente di un istituto superiore della provincia di Pistoia è finito agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, con l’accusa di violenza sessuale su minorenne (una studentessa della propria classe) aggravata dal contesto scolastico; la preside dello stesso istituto è a sua volta agli arresti domiciliari, accusata di favoreggiamento personale poiché lo avrebbe aiutato a eludere le investigazioni in corso. Questi i contorni giudiziari del terremoto che ha scosso il mondo della scuola pistoiese.

Le misure cautelari nei confronti dei due (di cui non riveliamo le generalità per tutelare la presunta vittima) sono scattate lo scorso venerdì, su ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari Luca Gaspari, al termine del lavoro d’indagine portato avanti dai carabinieri e diretto dal sostituto procuratore Chiara Contesini. L’indagine è partita lo scorso novembre, a seguito della denuncia presentata dalla mamma di una studentessa minorenne, che avrebbe trovato sul cellulare della figlia delle chat dal contenuto esplicito con il docente. Interrogata dagli inquirenti, l’adolescente avrebbe raccontato – secondo quanto ricostruito – di essere stata costretta dal professore a subire dei palpeggiamenti del fondoschiena in orario scolastico. Lo stesso prof – prontamente sospeso dal Provveditorato agli studi – che in un paio di occasioni avrebbe anche provato a baciarla, sempre a scuola. L’uomo è difeso dall’avvocato Andrea Mitresi del foro di Pistoia.

Diverso il quadro del coinvolgimento della dirigente scolastica – assistita dall’avvocato Andrea Niccolai del foro di Pistoia –: l’accusa nei suoi confronti sarebbe sostanzialmente quella di aver ostacolato le indagini in corso, anche attraverso una segnalazione pregiudizievole della presunta vittima delle violenze. Non solo: la stessa – secondo altre fonti – avrebbe indebitamente avvertito il professore della denuncia che pendeva sulla sua testa, proprio durante lo svolgimento del lavoro degli inquirenti. Probabile che anche la dirigente venga sospesa.

L’indagine portata avanti dai carabinieri si è conclusa soltanto nei giorni scorsi. L’ordinanza emessa dal giudice Gaspari, sulla base del lavoro portato avanti dalla pm Chiara Contesini, poggia su oltre milleduecento pagine di materiale raccolto: una mole documentale importante che adesso è al vaglio degli avvocati difensori, che presto potrebbero presentare ricorso contro le misure cautelari emesse nei confronti dei rispettivi assistiti. Intanto la vicenda è inevitabilmente trapelata tra le mura dell’istituto coinvolto, generando un misto di stupore e preoccupazione tra docenti e studenti.