DAVIDE COSTA
Cronaca

Prima neve per i bimbi palestinesi. Un giorno insieme a Zia Caterina

Milano 25 ha realizzato il sogno di alcuni piccoli pazienti del Meyer e tutti si sono mobilitati accanto a lei

Caterina Bellandi ha trascorso una giornata all’Abetone con un gruppo di bambini. palestinesi

Caterina Bellandi ha trascorso una giornata all’Abetone con un gruppo di bambini. palestinesi

Una giornata di solidarietà ad alta quota per un gruppo di bambini palestinesi, ospiti in queste settimane dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Grazie alla generosità di Caterina Bellandi, del suo taxi ‘Milano 25’ e dell’omonima associazione, nei giorni scorsi alcuni giovani pazienti hanno potuto realizzare un sogno: vedere la neve per la prima volta. Bellandi ha infatti deciso di far diventare quel desiderio realtà e si è organizzata con alcuni amici per accompagnare all’Abetone il piccolo gruppo di bambini e famiglie originarie della Palestina. Una volta arrivati nella piazza principale di Abetone, Bellandi è entrata all’interno del bar Lupo Bianco ed è stata subito riconosciuta dal titolare Edoardo Viti, il quale non appena ha saputo del motivo della tappa abetonese del taxi Milano 25 e della sua colorata proprietaria si è subito dato da fare per contribuire a rendere memorabile quel giorno per i piccoli amici di ‘zia Caterina’. Non solo, quindi, ha offerto tutte le consumazioni del gruppo, ma si è anche messo in contatto con Andrea Formento per organizzare una risalita con la seggiovia della Selletta. Una volta arrivato in quota il gruppo è stato preso in custodia dai volontari di Avssat che hanno accompagnato i piccoli e i loro accompagnatori a fare un giro sulla neve a bordo di un quad. "Una persona splendida – commenta Viti – che con estrema semplicità si è presentata al bar senza chiedere nulla. Ho ritenuto giusto contribuire a quella giornata di generosità e ho coinvolto altre importanti realtà del paese per far vivere ancora più intensamente delle ore di gioia a persone che arrivano da luoghi caratterizzati da tanta sofferenza. Tutto è nato in modo assolutamente casuale e la semplicità, l’umiltà di Caterina mi hanno colpito: lei è davvero un raggio di sole importantissimo per tante persone che si trovano in gravi difficoltà". Caterina Bellandi ha un legame familiare con Abetone: suo zio Mario era proprietario di una casa in via del Pescinone. Personaggio molto conosciuto da tutti gli abetonesi, particolarmente estroso e che ha lasciato un ricordo indelebile in tutto il paese.

Davide Costa