Pistoia, 26 agosto 2020 - Dopo vent’anni di precariato e due concorsi vinti si è vista annunciare il posto fisso a scuola, peccato che, giusto un mese fa, l’insegnante in questione sia andata in pensione. E’ l’assurdo caso dell’ormai ex docente di diritto e giornalista Paola Fortunati, 67 anni. Dopo aver svolto per vent’anni supplenze annuali su tutte le scuole superiori della provincia di Pistoia (esclusi i licei dove il diritto non è inserito nel piano formativo), ha saputo che da settembre avrebbe ottenuto il posto fisso sulla sua cattedra di insegnamento a Massa.
Il condizionale è d’obbligo perché essendo in pensione ufficialmente da luglio dopo aver informato gli uffici competenti quella cattedra sarà assegnata ad un altro candidato. «E’ sconcertante ottenere il ruolo dopo essere andata in pensione – racconta con un pizzico di sarcasmo Paola Fortunati – Ho vinto ben due concorsi, quello del 2016 e quello del 2018 ma per via dei genitori anziani, non potevo spostarmi fuori dalla provincia così chi invece poteva, naturalmente, ha ottenuto il ruolo più velocemente di me. I posti che vengono assegnati in queste settimane dovevano essere dati lo scorso anno. Nel frattempo però ho raggiunto l’età pensionabile e quindi sono stata messa a riposo appena compiuti gli anni. Per una manciata di mesi – commenta Fortunati – non sono riuscita a firmare quel benedetto contratto a tempo indeterminato». Fortunati ha insegnato nelle scuole pistoiesi sempre con contratto annuale quelli che vanno da settembre alla fine di giugno. «Non credo di aver fatto meno dei docenti assunti a tempo indeterminato – dice soddisfatta – Anzi negli anni i miei ragazzi si sono accumulati nelle mie amicizie social. Quando mi è stato detto che avrei ottenuto il ruolo se non fossi andata in pensione è stato disarmante». Intanto a Pistoia stanno in queste ore scegliendo le sedi scolastiche gli insegnanti di asilo, scuole elementari e medie che hanno ottenuto il ruolo da graduatorie di merito e quelle ad esaurimento. Entro la fine del mese tutti gli organici dovrebbero essere completati per poi passare alle assegnazioni delle supplenze annuali che, secondo quanto annunciato dal Ministero, dovrebbero partire se non il primo giorno almeno la prima settimana di scuola in presenza.
M.M.