REDAZIONE PISTOIA

Violenze sull’allieva, il “no” del Riesame. Resta ai domiciliari il professore accusato

Respinto il ricorso contro gli arresti con braccialetto elettronico. Si attendono le motivazioni. Verso l’incidente probatorio

Pistoia: l'esterno della procura della Repubblica

Pistoia: l'esterno della procura della Repubblica

Pistoia, 29 aprile 2025 – Il tribunale del riesame di Firenze ha rigettato il ricorso del difensore che chiedeva la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, per il professore di 58 anni accusato di violenza sessuale, aggravata dal contesto scolastico, nei confronti di una studentessa di quattordici anni. L’uomo è difeso dall’avvocato Andrea Mitresi del foro di Pistoia che è in attesa di leggere le motivazioni con cui i giudici del riesame hanno respinto la sua richiesta per valutare i prossimi passi.

Intanto, mentre l’indagato resta agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, si attende la probabile fissazione dell’incidente probatorio nel quale sarà sentita la minore. L’incidente probatorio, come è noto, è la prova che si forma fuori dal processo ed è una anticipazione del dibattimento. La minore non dovrà quindi ripetere in aula quanto dirà rispondendo alle sole domande del giudice per le indagini preliminari Luca Gaspari.

L’audizione, alla quale hanno diritto di partecipare l’indagato e il suo difensore, avverrà in modalità protetta e quindi la giovane e l’uomo sotto accusa non saranno nella stessa stanza. Dopo l’incidente probatorio le esigenze cautelari potrebbero decadere, perchè non vi sarebbe più rischio di inquinamento delle prove nè di reiterazione del reato, visto che l’insegnante è stato immediatamente sospeso.

La vicenda è emersa con clamore il 3 aprile scorso, quando si è diffusa la notizia che l’insegnante si trovava agli arresti domiciliari. L’uomo era stato raggiunto da un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari Luca Gaspari sulla base degli elementi dell’indagine svolta dai carabinieri di Pistoia, sotto la direzione del sostituto procuratore della Repubblica Chiara Contesini che ha poi chiesto la misura cautelare. Gli accertamenti investigativi avevano preso il via nel novembre 2024 dopo la denuncia della madre della giovane ai carabinieri.

La donna avrebbe trovato sul telefonino della figlia chat con il professore dal contenuto esplicito mentre l’adolescente, sentita dagli inquirenti, avrebbe riferito di aver subito palpeggiamenti in orario scolastico e che il professore avrebbe tentato di baciarla.

 l.a.