Professori assunti che rischiano il posto. Vola la petizione per chiedere aiuto

"Abbiamo bisogno di vivere in un sistema in cui il merito venga valutato e premiato" dice la maestra pistoiese Valentina Pedroni

Professori assunti che rischiano il posto. Vola la petizione per chiedere aiuto

Professori assunti che rischiano il posto. Vola la petizione per chiedere aiuto

PISTOIA

Una battaglia che riguarda tutti perché ha a che fare con un bene pubblico, la scuola e l’istruzione, e perché afferisce alla sfera del merito. È sulla base di queste ragioni che negli ultimi giorni il comitato ‘Docenti a rischio licenziamento’ ha lanciato una petizione su una delle piattaforme più note e attive (Change.org) il cui contatore è già oltre quota 2.200 firme, segno di un movimento e di una condivisione piuttosto allargati. La vicenda è ormai nota: un centinaio di docenti in tutta Italia, di cui due a Pistoia, è entrato di ruolo grazie a un esame suppletivo di Stato indetto dal Ministero su indicazione del Tar del Lazio resosi necessario poiché quegli stessi docenti erano risultati positivi al Covid-19 e quindi impossibilitati a partecipare alla prova ‘ufficiale’ del dicembre 2021. Con la recente sentenza (24 gennaio) del Consiglio di Stato, chiamato in causa ancora dal Miur, ecco il fulmine a ciel sereno: quel concorso viene invalidato con apposita sentenza e ora gli assunti tramite concorso suppletivo pur avendo dimostrato titolo e punteggio utili all’assunzione rischiano concretamente il licenziamento.

Peccato che nel frattempo, fanno notare i docenti, gli abilitati abbiano già costruito un percorso coi propri alunni e abbiano anche dato concretezza a una serie di progetti familiari, come l’aver contratto un mutuo per l’acquisto di una casa di fronte alla certezza di un’assunzione che senza alcun dubbio ‘sembrava’ essere a tempo indeterminato.

"Abbiamo tutti bisogno di vivere in un sistema in cui il merito venga valutato e, nel caso, premiato – è il pensiero della maestra pistoiese Valentina Pedroni, tra le capofila del comitato dei docenti a rischio -. In un sistema in cui la dignità lavorativa e la continuità didattica abbiano realmente un valore. Siamo cittadini, esprimiamo le nostre opinioni. È un diritto costituzionale. Chiedo l’aiuto di tutti per dire a Governo, Parlamento e Giustizia che la questione merita di essere risolta e non perché si chiuda positivamente solo per me questo garbuglio, ma perché semplicemente vogliamo un’Italia giusta. Senza rabbia, senza recriminazioni e con ragionevolezza. Io ho fiducia".

A offrire solidarietà a Valentina Pedroni e ai colleghi nei giorni scorsi anche il capogruppo Pd in commissione Affari sociali e membro della segreteria nazionale di partito, Marco Furfaro, che ha presentato interrogazione al Ministro dell’Istruzione. Stessa modalità d’azione messa in campo da Elisabetta Piccolotti (Alleanza Verdi Sinistra) e da Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Istruzione, in una interrogazione cofirmata da Ilenia Malavasi e Anna Ascani.

linda meoni