Governo, Regione e amministrazioni comunali al lavoro per minimizzare i danni dell’assenza di neve in Appennino. Una mancanza che sta impedendo ad un intero territorio di poter lavorare nella sua stagione prediletta. Per questo gli operatori turistici del comparto montagna e le relative amministrazioni comunali hanno partecipato ad un tavolo di discussione a Roma alla presenza, tra gli altri, della ministra del turismo Daniela Santanchè e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Nel corso dell’incontro, Santanché ha annunciato una serie di provvedimenti che potrebbero diventare realtà già nelle prossime duetre settimane. Si parla, intanto, di un possibile taglio alle imposte Imu solitamente stornate dai bilanci comunali in favore delle aree disagiate del paese. Nel singolo caso di Abetone, ad esempio, si parla di circa un milione di euro di possibile de-tassazione. "Siamo al lavoro – sottolinea la ministra – su una misura uscita ai tempi del governo Monti, relativa al fatto che il 50% della riscossione dei comuni doveva essere stornato per le zone disagiate. In questo momento emergenziale, invece, sarebbe opportuno che queste risorse potessero rimanere sul territorio. Non costa un euro in più allo Stato ma la solidarietà, in questa situazione, è rispendere i fondi dove vengono riscossi".
Santanché ha anche ipotizzato ammortizzatori sociali per i dipendenti e sostegni per le aziende vista la prolungata carenza di neve. "Abbiamo parlato con la ministra del lavoro Calderone, l’abbiamo sensibilizzata ma già lo era sul problema degli ammortizzatori sociali. I lavoratori stagionali non possono avere la cassa integrazione in deroga e quindi vogliamo dare delle risposte sia ai lavoratori stagionali, che comprendono anche i maestri di sci che sono una categoria che sta soffrendo moltissimo perché non hanno lavorato un’ora". All’incontro, come anticipato, anche il presidente della regione Giani, già presente ad Abetone nel fine settimana durante il consiglio comunale straordinario.
"Oggi ci troviamo in una situazione in cui il periodo in cui si concentra il 40% dei fatturati degli operatori che lavorano sui distretti sciistici invece è a zero ed è qualcosa che ci porta qui perché occorrerà fare un vero e proprio piano sugli Appennini. Noi ci troviamo ad avere cinque distretti sciistici fondamentali che si trovano ad essere particolarmente danneggiati, Abetone in primis". L’incontro congiunto ha lasciato soddisfatti e speranzosi gli operatori territoriali e le amministrazioni comunali che hanno partecipato.
"Quello con il ministro Santanchè è stato un incontro molto positivo e produttivo – sottolinea Andrea Formento, vicesindaco di Abetone e presidente Federfuni – sono stati individuati i primi provvedimenti che potranno essere presi a sostegno di tutta la montagna e dell’Appennino. Vogliamo tenerci lontani in futuro dagli aiuti che abbiamo visto elargire durante la crisi covid: più di 400 milioni di euro per il comparto neve finito quasi tutto alle Alpi. In tutto l’Appennino ne erano toccati appena dodici! Ristori così mal equilibrati non dovrebbero più ripetersi".
"Bene l’iniziativa del ministro Santanchè, – concludono i consiglieri regionali Alessandro Capecchi e Diego Petrucci –, serviva una risposta immediata per gli Appennini che stanno vivendo la crisi peggiore degli ultimi decenni. Il tempismo con cui il ministro ha convocato la riunione di questa mattina è fondamentale per evitare il corto circuito, forse irreversibile, di un intero sistema. Bene il piano nazionale per gli Appennini ma anche le regioni debbono fare la loro parte, senza dimenticare le strutture ricettive che devono essere destinatarie di finanziamenti per il loro ammodernamento".
Francesco Storai