REDAZIONE PISTOIA

Pronti per il saccheggio. Arrestati dai carabinieri

I militari del Nucleo Investigativo erano sulle tracce di una banda di stranieri. I tre stavano pianificando una razzia armati di arnesi da scasso di ogni tipo .

I carabinieri hanno eseguito una misura cautelare emessa dalla Procura

I carabinieri hanno eseguito una misura cautelare emessa dalla Procura

Accusati di furto aggravato in abitazione, anche in concorso tra loro, nella tarda serata di domenica 15 dicembre i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pistoia si sono presentati in una zona periferica di Firenze dove hanno arrestato tre uomini, due albanesi e uno proveniente dal Kosovo. Sarebbero gli autori di alcuni furti che, nell’ottobre scorso, hanno riguardato la nostra Piana e zone tra Firenze, Prato e Pisa. E’ arrivata, pertanto, l’emissione, da parte della Procura della Repubblica di Pistoia, di tre misure pre-cautelari di "fermo di indiziato di delitto". L’attività investigativa, partita da diversi furti in abitazione denunciati fra Montale e Agliana, si è articolata mediante l’analisi delle varie immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti sui luoghi, permettendo di individuare i veicoli utilizzati dai tre malviventi. Alla luce di questo primo tassello, gli inquirenti hanno potuto delineare i movimenti degli indagati e riuscire a collegarli ad altri furti in abitazione messi a segno nella nostra provincia e in territori vicini negli ultimi mesi. Nel prosieguo degli accertamenti, grazie anche a mirati servizi di controllo e pedinamento, gli investigatori sono riusciti a individuare la base operativa della banda, a Firenze, ma in un contesto abbastanza isolato.

I tre sono stati sorpresi dall’Arma al rientro da vari sopralluoghi preliminari che avrebbero poi portato a una serie di furti da effettuare a Pistoia e zone vicine e pianificati per la notte successiva e quindi lunedì 14. Al momento dell’intervento dei Carabinieri, i tre malviventi sono stati trovati in possesso (sulla persona e sui veicoli loro in uso) di numerosi arnesi e attrezzi da scasso come smerigliatrici, tronchesi, piedi di porco e grossi cacciaviti, e di tenute “operative“ come, per esempio, la presenza di abbigliamento di colore nero, guanti e oggetti per nascondere il volto, come cappellini, scaldacollo e sciarpe: tutto materiale che è stato subito sequestrato. Fra l’altro, durante le operazioni di verifica dei tre malviventi, è emerso che uno di loro era ricercato perché si era sottratto all’ordine di carcerazione della Procura di Livorno per furti commessi nel 2021. I tre sono stati poi condotti nel carcere della Dogaia di Prato.

S.M.