REDAZIONE PISTOIA

Pronto soccorso, assemblea affollatissima in montagna. Anche senza Saccardi

Sindaci, associazioni e tanti cittadini all'incontro di martedì a Campo Tizzoro. "Pronti a scendere in piazza per i nostri diritti"

La sala affollata per l'assemblea di martedì sulla sanità in montagna

San Marcello Piteglio (Pistoia), 20 marzo 2019 – Sala affollatissima per l’assemblea pubblica sulla sanità in montagna che si è svolta nel pomeriggio di ieri, martedì 19 marzo, nella sede del Progetto MoToRE a Campo Tizzoro. C’erano i sindaci di San Marcello Piteglio, Luca Marmo, e di Abetone Cutigliano, Diego Petrucci, e gli esponenti della Consulta della salute. E poi tantissimi cittadini, che, nonostante il "forfait" dell’assessore regionale Stefania Saccardi,  hanno deciso di partecipare all’incontro, a supporto della battaglia per il pronto soccorso e il connesso riconoscimento di area disagiata per la montagna pistoiese, in base a quanto previsto dal decreto Balduzzi.

Proprio su queste richieste, oggetto fra l’altro di una petizione di 8145 firme consegnata a Saccardi due anni fa, la popolazione e i Comuni della montagna si aspettavano dalla Regione una risposta chiara e definitiva. Risposta che, vista l’assenza dell'assessore, da lei stessa comunicata solo lunedì mattina, non è però arrivata. Palpabile, a tal proposito, l'indignazione nella sala gremita. Forte il messaggio emerso dall’incontro: la montagna non molla sulla battaglia per il “suo” pronto soccorso e per il diritto a servizi sanitari al pari di chi abita in pianura.

Il sindaco di San Marcello Piteglio, Luca Marmo, si è detto deciso nel pretendere un momento di condivisione in montagna con l’assessore Saccardi o chi per lei, ma pur sempre con i massimi livelli di rappresentanza della Regione. Il primo cittadino di Abetone Cutigliano, Diego Petrucci, si è appellato ai cittadini per una protesta pacifica in piazza a San Marcello e ha chiesto al Comune vicino di casa e ai professionisti, avvocati e del settore della sanità, a supportarlo nel ricorso al Tar, che la sua amministrazione ha intenzione di avviare già in questi giorni, per portare la Regione in Tribunale e chiedere così, per vie legali, di applicare per la montagna pistoiese la normativa già esistente sull’area disagiata.

Tanti gli interventi, più o meno infuocati. E molte le proposte su come continuare la battaglia sul pronto soccorso e i servizi sanitari in montagna, dalle proteste in piazza ai percorsi più “istituzionali”. A tirare le fila sul da farsi sarà un nuovo incontro della consulta, che verrà convocato a stretto giro di posta.

Elisa Valentini