
Moreno Degli Esposti e Giacomo Ferretti, ristoratori della Valdinievole
Pistoia, 14 aprile 2021 - Tanta gente, ieri mattina a Firenze, alla manifestazione "Fateci riaprire o riapriamo da soli!", promossa da Confcommercio per mantenere alta l’attenzione sull’estrema crisi che il settore terziario sta vivendo. Alla protesta erano presenti anche imprenditori del pistoiese, che con il ritorno alla zona arancione chiedono di sapere con certezza i tempi delle riaperture: "Meglio un giorno dopo ma senza passi indietro", hanno scandito in tanti. Spiega Chicca Malandrino dell’enoteca Nati Stanchi di via Bozzi: "Abbiamo bisogno di un piano concreto di riaperture, un’organizzazione precisa perchè le nostre attività non si riaccendono certo con l’interruttore. Abbiamo dunque necessità di un’organizzazione precisa con tempi certi per approvvigionare le nostre attività in modo da riaprire in sicurezza. Questo continuo ‘chiudere-riaprire’ non è più sopportabile".
Altro aspetto che ha mobilitato i commercianti è poi quello degli "indennizzi" per i mesi di chiusure imposte dall’alto. "Quando arriverà quello che era stato annunciato e promesso più volte?", hanno chiesto i manifestanti di Firenze. "Sono poi mesi che ascoltiamo tante parole sui ristori – riprende Malandrino –. Gli ultimi erano relativi a dicembre, adesso sono quattro mesi che non abbiamo nessuna informazione certa su eventuali altri sostegni. Noi siamo chiusi dal 26 ottobre dello scorso anno e vorremmo quindi almeno informazioni certe sui ristori 2021".
"Il motivo per cui sono qui è quello di tutti. Dopo un anno e due mesi non ce la facciamo più a stare fermi – afferma Valerio Trefoloni della Valerio Trefoloni ricevimenti di Quarrata –. Si spera adesso dal primo di maggio di poter ricominciare a pensare di lavorare, La mia attività, come altre, ha bisogno di programmazione e pertanto ci auguriamo di avere delle date per riuscire a farlo. Speriamo, almeno questa volta, di essere considerati e raggiungere quanto prima l’obiettivo della riapertura". All’unisono, dietro i cartelli dell’associazione, Moreno Degli Esposti, ristoratore di Montecatini e Giacomo Ferretti collega di Monsummano, ripetono le parole d’ordine della mobilitazione: "Siamo a Firenze per manifestare il disagio della nostra categoria. Speriamo di avere almeno una data certa, senza che dopo 15 giorni ci facciano richiudere. Meglio un giorno più tardi ma con la certezza di ripartire definitivamente perchè in questo modo non è più possibile mandare avanti un’impresa".
"Cerchiamo una soluzione per questa situazione paradossale. Malgrado le attività della ristorazione chiuse i contagi non sono calati", è la posizione di Rolando Galli (Saf Abetone) e presidente giunta Confcommercio. Al termine della manifestazione, è stata consegnata al prefetto del capoluogo toscano, Alessandra Guidi che coordina tutte le prefetture della regione, un documento con le richieste da portare al governo. "Basta con queste chiusure assurde che lo Stato ci vuole imporre. Vogliamo riaprire in sicurezza", conclude Marco Lomi, presidente di Fiva, associazione degli ambulanti.
re.pt.