GIACOMO BINI
Cronaca

Publiacqua garantisce: "Qui i Pfas non ci sono"

Dopo il report di Greenpeace è stata convocata la commissione ambiente. L’azienda ha svolto i controlli sugli inquinanti perenni e non li ha trovati.

Daniela Santianni (a destra) con i consiglieri Salvador Righi e Mascia Cecchi

Daniela Santianni (a destra) con i consiglieri Salvador Righi e Mascia Cecchi

"Secondo i nostri controlli a Montale i Pfas nell’acqua non ci sono". Lo ha assicurato Daniela Santianni, responsabile del laboratorio e dei controlli di Publiacqua alla commissione consiliare ambiente convocata su richiesta dei gruppi di opposizione Montale Rinasce e Noi per Montale dopo la pubblicazione del report di Greenpeace che indicava Montale come terzo comune in Toscana per presenza di Pfas nell’acqua. Alla commissione è intervenuta anche la dottoressa Marino Merlo dell’ufficio igiene e prevenzione dell’Asl mentre l’Arpat ha inviato una nota scritta. I Pfas (sostanze poli e per-fluoroalchiliche) sono un gruppo di inquinanti, persistenti nel tempo, presenti in moltissimi processi industriali. Santianni ha spiegato che il limite dei Pfas stabilito dalla normativa europea entra in vigore solo dal 12 gennaio 2026, ma Publiacqua ha voluto prepararsi in anticipo acquisendo la sofisticata strumentazione per effettuare le analisi e iniziando i controlli già dal settembre 2023 su tutta l’area servita dall’azienda. Sono state prese in considerazione le zone di fornitura superiori ai 100 metri cubi al giorno e alla fine del 2024 sono stati compiuti più di 900 controlli con la copertura del 99% delle acque erogate. In particolare nel territorio di Montale sono state controllate tre zone di approvvigionamento su quattro, quelle superiori a 100 metri cubi al giorno: Agna delle Conche, Fronzolino cioè l’Agna degli Acquiputoli e Piagnaia (sorgente). E’ rimasta fuori Mucchiaia perché più piccola come sorgente.

"Sono stati fatti otto controlli nel 2024 – ha detto Santianni – sempre su acque potabili e anche su acque grezze, cioè precedenti la filtrazione, e non abbiamo trovato Pfas, il dato è quello che ci aspettavamo". Resta da spiegare perché il campione prelevato e analizzato da Greenpeace abbia dato un valore di Pfas di 18,8 superiore a Prato (16,6) e inferiore in Toscana, sempre secondo Greenpeace, solo ad Arezzo e Lucca. Santianni ha espresso "qualche dubbio" sul dato di Greenpeace, ma ha fatto notare che "comunque è un valore corrispondente a un quinto del limite di legge e di sicuro è stato un campione unico, non ripetuto". Non è certo dove Greenpeace abbia effettuato il prelievo anche se dalla geo-localizzazione la zona sembra quella intorno al cimitero, dunque si può pensare che il campione sia stato preso dal fontanello. Publiacqua effettuerà controlli anche in pianura. Sandro Nincheri di Montale Rinasce ha auspicato che a fare i controlli siano anche Arpat e Asl che finora non hanno potuto: l’Asl per mancanza di strumentazione, l’Arpat perché non aveva l’obbligo fino al 2026. "Siamo soddisfatti di aver sollevato la questione con la mozione in consiglio e approvata da tutti e con la richiesta della commissione – ha detto Nincheri – e ci auguriamo controlli e informazione ai cittadini".

Giacomo Bini