Il Comune di Montale ha stanziato 40mila euro dal suo bilancio per i contributi per gli affitti dell’anno in corso. Considerando altri 4.900 euro provenienti dalla Regione Toscana, ci sono a disposizione circa 45mila euro per aiutare le famiglie con reddito più basso a sostenere il peso dei canoni di locazione.
Il Bando, pubblicato sul sito web del Comune, prevede che le domande possano essere presentate dal 17 ottobre fino al 17 novembre. Fino al 2022 era lo stato a garantire il fondo per i contributi agli affitti invece, nel 2023, e anche quest’anno, è il Comune a farsi carico di questa misura sociale.
"E’ uno sforzo notevole per la nostra amministrazione – spiega l’assessore alle politiche sociali Sandra Neri –, ma abbiamo fatto questa scelta per dare sostegno alle famiglie in difficoltà anche perché, per esperienza, sappiamo quanto sia esteso il bisogno di un aiuto per pagare l’affitto e anche che un contributo come questo può consentire di dare sollievo a difficoltà del momento, ma soprattutto può prevenire situazioni di maggiore gravità, determinate spesso dalla morosità di chi non riesce a pagare interamente il canone. Nel 2021 era lo Stato a fornire i fondi. Nel 2022 lo Stato contribuì parzialmente, ma dal 2023 ci siamo trovati a far fronte a questa necessità con le risorse proprie del Comune. Si tratta – conclude l’assessore – di una misura importante anche perché il problema della casa è sempre più rilevante anche nella nostra zona".
Per accedere al contributo occorre la residenza nel Comune di Montale, avere un contratto di locazione e un reddito Isee appartenente a due fasce che determinano l’entità del contributo: la prima fascia fino a 16mila euro e la seconda fascia fino a 32.000 euro. Per la prima fascia il contributo massimo è di 3mila100 euro, per la seconda fascia è di 2mila325 euro. L’entità del contributo è definita da una serie di parametri indicati nel bando tra i quali l’incidenza dell’affitto sul reddito.
"Spero che i sacrifici a cui si riferisce il ministro delle Finanze – sostiene il sindaco di Montale Ferdinando Betti –, non si riferiscano ai Comuni che devono far fronte a questo tipo di esigenze come quelle sociali, e sono gli enti a cui, per primi, si rivolgono i cittadini. Mi auguro davvero che non ci siano ulteriori tagli ai trasferimenti agli enti locali perché ricadrebbero sui bisogni più fondamentali dei cittadini. Il contributo per gli affitti – conclude il sindaco – è uno di questi bisogni a cui il Comune di Montale ha scelto di far fronte".
Giacomo Bini