Quattro voci per un capolavoro visionario

Fondazione Teatri: comincia domani sera al Funaro la rilettura in dodici puntate di "Cent’anni di solitudine" di Gabriel Garcia Màrquez

Quattro voci per un capolavoro visionario

Luca Tanganelli inaugura domani la serie di letture

Una rilettura in dodici puntate ad assaporare attraverso le voci di tre interpreti eccellenti l’intensità di quello che, senza dubbio, è considerato uno dei capolavori della letteratura del Novecento. Sul leggio ci sarà "Cent’anni di solitudine" di Gabriel García Márquez, a sfogliar le pagine Sandro Lombardi, Luca Tanganelli, Massimo Grigò e Renata Palminiello in un progetto che porta la firma di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi. Apre così la stagione della Fondazione Teatri di Pistoia, con il segmento "La via del Funaro" da domani (ore 21), lunedì 7 ottobre al 24 ottobre proprio al Funaro, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva nelle vicende della famiglia Buendía e della città immaginaria di Macondo. Titolo che inaugurò in Italia la grande stagione della letteratura sudamericana, grazie all’intuito editoriale di Giangiacomo Feltrinelli, "Cent’anni di solitudine" racconta Macondo, città immaginaria della Colombia: un microcosmo sconvolto da catastrofi bibliche, devastato dalla follia degli uomini e scosso da mille piccoli drammi o gioie quotidiane.

A Macondo si arriva "attraverso nebbiose gole, tempi riservati all’oblio, labirinti di delusione". Grazie al suo isolamento, Macondo conoscerà l’età d’oro dell’ingenuità, i tempi felici del meraviglioso. I soli legami con l’esterno sono dati da una tribù di zingari che ogni anno arrivano portando svariati oggetti e il cui capo Melquiades, a un tempo Mefistofele e Nostradamus, annuncia profezie, che varie generazioni di Buendìa cercheranno di decifrare. Alla fine queste si riveleranno come la storia del secolare sprofondamento di Macondo. I tempi d’oro sono ormai un lontano ricordo, Macondo scompare nel nulla, i suoi abitanti vengono colpiti da un’insonnia che provoca un’amnesia collettiva, e questa li costringe a scrivere su ogni oggetto il suo nome. Visionario e profondamente lirico, "Cent’anni di solitudine" si avvale di un linguaggio lussureggiante, profondamente evocativo, generatore di episodi e personaggi che sfiorano la dimensione ebbra e sognante del delirio.

La Compagnia Lombardi-Tiezzi offrirà una lettura teatrale che rispetta la ricchezza e la complessità del testo originale. L’alternanza dei diversi interpreti nelle varie serate aggiunge un ulteriore livello di profondità e varietà alla rappresentazione. Luca Tanganelli aprirà la serie di letture dal 7 all’11 ottobre, dal 15 al 18 ottobre, sarà la volta di Massimo Grigò, infine, dal 22 al 24 ottobre, Renata Palminiello chiuderà questa affascinante maratona teatrale. Posto unico non numerato al prezzo di 5 euro; per acquistare i biglietti è possibile recarsi alla biglietteria del Teatro Manzoni in Corso Gramsci (il martedì e giovedì dalle 16 alle 19, il mercoledì dalle 11 alle 15, il venerdì e sabato dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19).

l.m.