
Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d’Italia (Acerboni/fotoCastellani)
Tomasi o non Tomasi, è questo il problema. Del centrodestra. Il leit-motiv politico sul fronte toscano è ormai lo stesso da mesi. Il candidato in pectore, dopo aver atteso a lungo pazientemente, adesso freme e incalza; le macchine partitiche, al tempo stesso, iniziano anche a guardare oltre a questo stallo – dovuto alle note dinamiche nazionali –, perché indipendemente da chi correrà per la poltrona di presidente, servono dei nomi vincenti anche per i listini del consiglio. "Abbiamo già iniziato le riunioni preliminari ed entro fine mese contiamo di avere un quadro definito – afferma il senatore Patrizio La Pietra, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia –. Vogliamo costruire la lista più forte e competitiva possibile, cercando di rappresentare al meglio tutti i territori (capoluogo, Piana, Valdinievole e Montagna), con profili che abbiano esperienza di governo, creando una concorrenza sana. Il cardine da cui partire sarà sicuramente Alessandro Capecchi – chiarisce –: è il consigliere uscente, ha lavorato benissimo ed è sempre stato presente sul territorio". Capecchi e altri cinque, dunque. I nomi che circolano con più insistenza sono quelli dei consiglieri provinciali Lorenzo Vignali e Francesca Capecchi, l’assessore aglianese Greta Avvanzo e l’ex assessore termale Federica Rastelli. Possibile anche che sia buttato nella mischia un esponente dei movimenti giovanili.
Ma l’unico certo, appunto, è Capecchi: "Spero di aver lavorato bene, nell’interesse dei cittadini – ci dice il consigliere regionale –. Alle prossime elezioni siamo chiamati a fare un grande risultato, perché al di là delle percentuali la legge premia i numeri assoluti. Tomasi? Il centrodestra non deve attardarsi oltre, i toscani hanno già fatto la loro scelta: l’apprezzamento nei suoi confronti è evidente". E a Pistoia, cosa succederà? "Veniamo da otto anni di buon governo e avremo il vantaggio di un programma già impostato – conclude –: sarà importante presentarsi uniti, con la consapevolezza di avere poco tempo per sviluppare un ragionamento complesso".
Gli alleati, per il momento, però frenano. "Tutti hanno interesse a fare presto, ma non è tardi – spiega Luca Baroncini, coordinatore regionale della Lega –: lo dimostra il fatto che anche la candidatura di Giani non è stata ufficializzata. E comunque nel frattempo i partiti sono liberi di muoversi ed è quello che stiamo facendo, stando vicini ai cittadini e lavorando su temi e programma. Come partito in Toscana stiamo vivendo un momento molto positivo e il congresso a Firenze lo dimostra – aggiunge –. Possiamo fare un grande risultato alle Regionali e per questo motivo presto inizieremo a pensare alle liste, per scegliere i migliori profili possibili". Sui nomi Baroncini non si è espone, ma è chiaro che la consigliera uscente valdinievolina Luciana Bartolini avrà sicuramente una via preferenziale qualora decidesse di correre nuovamente. Buone chance anche per la consigliera provinciale Cinzia Cerdini, così come possono sperare anche gli esponenti di spicco della Piana e della Montagna, nella logica di una copertura territoriale capillare. E lo stesso Baroncini, sarà della partita? "Sono un uomo di servizio e come sempre sono a disposizione del partito – si nasconde –.Sono a disposizione e farò quello che i vertici riterranno opportuno, senza badare agli interessi personali".
Fase più attendista, invece, in casa Forza Italia: "È presto per certi tipi di ragionamenti – spiega la coordinatrice provinciale Anna Bruna Geri –, soprattutto considerando il fatto che la partita elettorale potrebbe essere doppia. Per il momento siamo concentrati sull’azione amministrativa, non c’è urgenza di parlare di nomi".
Alessandro Benigni