LINDA MEONI
Cronaca

"Tumore rarissimo, aiutate Alessandro"

Scatta la corsa alla solidarietà a sostegno della famiglia Cecilioni a Quarrata. Il fratello malato vive a Senigallia, città originaria di entrambi

Alessandro Cecilioni

Alessandro Cecilioni

Pistoia, 15 febbraio 2019 - Sei mesi di terapia per sperare che la sperimentazione eviti che quel glioblastoma multiforme di IV grado, una rara forma di tumore cerebrale che lo ha colpito 8 anni fa, diventi padrone del corpo di Alessandro, togliendogli ogni giorno un pezzo di quell’autonomia che lo sta lentamente abbandonando. Una speranza che però ha un prezzo salato, quello di una cura che solo in Germania stanno portando avanti con risultati incoraggianti. E che costerebbe ad Alessandro 172mila euro in 6 mesi. È un grido disperato quello che Alfredo Cecilioni lancia da Quarrata, dove si è trasferito da 19 anni, per il fratello Alessandro, 54 anni, rimasto con la famiglia a Senigallia (Ancona), città di cui i Cecilioni sono originari.

Due realtà, Senigallia e Quarrata, oggi unite da un appello che confida nel cuore della gente: «La somma è enorme, da soli non possiamo farcela – racconta Alfredo –. Ecco perché abbiamo bisogno di tutti». Il tam tam è partito quindi a doppio filo, innescato grazie sia al passaparola in città sia alla corsa solidale su Facebook, attraverso una pagina che si chiama «Aiutiamo Alessandro a vivere» dove è possibile fare la propria donazione. «Ho attivato anche io dei punti di raccolta a Quarrata - spiega Alfredo -, alla Misericordia, nelle scuole grazie alla spinta di mia moglie che è insegnante, nei bar, nelle parrocchie. Il calore e l’abbraccio che ho ricevuto sono stati enormi, da lasciare senza fiato. Ma l’obiettivo da raggiungere è così alto che non posso smettere di diffondere l’appello».

La notizia della malattia di Alessandro è piombata nelle vite della famiglia Ceciloni 8 anni fa. Dopo la chirurgia è arrivata la chemioterapia, con il suo pesante fardello di effetti collaterali. Il verdetto più duro sembrava essere stato scacciato un anno fa, ma a maggio la malattia è esplosa di nuovo e ancora più prepotentemente. Poi l’intervento d’urgenza, i tour della speranza nei migliori centri oncologici italiani. La caparbietà della famiglia non trova sonno ed ecco che dopo ricerche, consulti e passaparola frenetici spunta una speranza che porta il nome dell’oncologo-virologo Arno Thaller, medico operante in una clinica dell’Alta Baviera, in Germania. Il conto da pagare però è altissimo per una famiglia che ha dovuto rinunciare al lavoro per dedicarsi in tutto e per tutto ad Alessandro. 

La corsa alla solidarietà è scattata una settimana fa, quando dalla Germania hanno deciso di occuparsi del caso di Alessandro. «Con mia cognata Fausta, mia nipote Rosy e il fidanzato Alessio siamo partiti all’ultimo minuto - dice Alfredo, il fratello - non appena avuto il via libera dalla clinica. A breve dovrebbe partire anche la raccolta fondi sulla piattaforma Gofundme, uno strumento di respiro internazionale che potrebbe permetterci di far conoscere la storia di Alessandro anche oltreconfine. Quando la malattia sopraggiunge a una persona così vicina e così giovane faresti di tutto. La disperazione e la forza della speranza sono i nostri motori». Per chi volesse contribuire è possibile fare un bonifico sul conto corrente IT64 M076 0114100001031019274 intestato a Rosy Cecilioni.