REDAZIONE PISTOIA

Raddoppio da completare: "Pronti per metà 2025". Nove anni per 12 chilometri

I lavori non sono ancora finiti: per poter transitare sulla tratta c’è da attendere. Un cantiere con una storia tormentata. E c’è l’incognita dell’estensione a Lucca.

Raddoppio da completare: "Pronti per metà 2025". Nove anni per 12 chilometri

Il conto alla rovescia è iniziato: entro il primo semestre del 2025 RFI ha assicurato che la galleria sarà pronta al 100%, mentre per l’inaugurazione della tratta raddoppiata occorrerà aspettare settembre dello stesso anno. Se il crono-programma sarà rispettato, saranno stati nove gli anni necessari per coprire la distanza di dodici chilometri che separano la stazione ferroviaria di Pistoia con quella di Montecatini. Una media, non proprio da record di velocità, di un chilometro e trecentotrenta metri all’anno, circa tre metri e mezzo al giorno. Nel corso dei lavori, due gli avvenimenti che hanno avuto un forte impatto sulla costruzione dell’opera: la pandemia da covid e gli smottamenti avvenuti in superficie della collina sovrastante il traforo che hanno portato ad un lungo stop dello scavo. Tutto questo, però, adesso è alle spalle. L’opera di raddoppio ferroviario è lanciata verso il suo compimento, quanto meno nel tratto tra Montecatini e Pistoia.

E dopo? Cosa cambierà una volta che i treni potranno correre più veloci (e senza incroci) tra queste due località? Teoricamente, i lavori di raddoppio dovrebbero estendersi successivamente anche alla tratta Montecatini – Pescia e a quella Pescia – Lucca, completando di fatto l’intero raddoppio sulla direttrice Lucca – Firenze. Al momento, però, non ci sono date di riferimento sull’inizio dei lavori (ne tanto meno sul loro completamento) su queste due tratte. Preoccupa, in particolar modo, l’attraversamento urbano del centro abitato di Montecatini Terme. Qui manca letteralmente lo spazio per costruire un nuovo binario accanto a quello già esistente, a meno di non aprire un varco abbattendo alcune delle case costruite vicino alla ferrovia. Le alternative possibili, sopraelevata, interramento, variante a sud della città, dividono da decenni la città e, con ogni probabilità, continueranno a farlo anche nei prossimi decenni. Nell’immediato, comunque, il raddoppio tra Montecatini e Pistoia avrà una serie di vantaggi. Tra Montecatini e Firenze potranno circolare treni a distanze più ravvicinate, così da aumentare la frequenze delle corse lungo il tratto ferroviario raddoppiato. Inoltre, lungo il tratto raddoppiato, saranno eliminati ben undici passaggi a livello che, da decenni, tagliano in due la viabilità lungo la strada ferrata.

I lavori del raddoppio ferroviario porteranno anche una serie di miglioramenti all’accessibilità delle stazioni, con rampe per carrozzine, ascensori a norma, segnaletica tattile per non vedenti ed altri aggiornamenti. Inoltre, in contemporanea alla realizzazione del secondo binario, RFI sta provvedendo a migliorare la viabilità con nuove strade a servizio delle aree non più servite dai passaggi a livello. Uno degli esempi più evidenti è il sovrappasso, da poco inaugurato, a Pieve a Nievole, all’altezza dell’ex area Minnetti.

Francesco Storai