Prima i problemi di instabilità allo scavo della nuova galleria del Serravalle, poi il covid che ha paralizzato i cantieri: i lavori del raddoppio ferroviario tra Pistoia e Montecatini non sono stati particolarmente fortunati. Purtroppo ieri si è aggiunta anche una tragedia che – seppur non direttamente collegata al lavoro in cantiere – mina ulteriormente lo spirito attorno alla costruzione di quest’opera. Era il 2017 quando iniziarono ufficialmente i lavori per il raddoppio dei 12 chilometri tra Pistoia e Montecatini. Un raddoppio ferroviario che era ed è necessario per oltrepassare il "collo di bottiglia" che da anni affligge il nodo ferroviario di Pistoia, dove arrivano due binari da Firenze, ma da dove ne esce uno soltanto in direzione Montecatini-Lucca.
Dopo due anni di lavori, però, il primo grave problema: una parete di roccia nello scavo della nuova galleria del Serravalle che ha causato uno stop ai lavori durato quasi quattro anni. Era il 2019, infatti, quando l’opera di scavo venne interrotta con poco meno di 100 metri di roccia a separare i due segmenti, quello lato Pieve a Nievole e quello lato Serravalle. Il motivo dello stop furono delle vistose crepe apparse sui muri di alcune case in superficie, nel comune di Serravalle. Per risolvere il problema, furono necessari interventi di consolidamento del terreno e verifiche tecniche approfondite, oltre all’abbattimento di alcune case in superficie. Dopo una serie di aggiornamenti tecnici, i lavori allo scavo della galleria sono finiti, ma la conclusione dell’intera opera è stata costantemente posticipata. Nel 2023 si parlava di settembre 2024 come data di messa in esercizio. L’anno scorso, infine, si era passati a un più plausibile 2026 come anno di inaugurazione dell’opera, a quasi un decennio dal primo giorno di cantiere. Il raddoppio non prevede solo la realizzazione di un secondo binario accanto a quello originale. Nell’ammodernamento della linea sono previste anche nuove infrastrutture e miglioramenti significativi alle stazioni, come quelle di Serravalle Pistoiese e Montecatini Terme già in buona parte modernizzate.
Inoltre il nuovo tracciato raddoppiato prevede la completa eliminazione di passaggi a livello, sostituiti da sottopassi e cavalcavia, per garantire maggiore sicurezza e fluidità alla circolazione sia stradale che ferroviaria. Insieme ai numerosi aggiornamenti tecnologici per rendere possibile la circolazione di più treni lungo la tratta rispetto alla tratta a binario unico, nelle zone abitate è prevista l’installazione di barriere fono-assorbenti per limitare i rumori all’esterno della sede ferroviaria, come a esempio nella zona di Masotti. Proprio questa era una delle mansioni dell’operaio vittima del malore fatale di ieri.
Francesco Storai