ANDREA NANNINI
Cronaca

Radiologia chiusa sei mesi al Pacini. Esami con apparecchiature mobili

Intanto l’opposizione torna a premere per il riconoscimento di presidio sanitario in area disagiata. Tonarelli: "Chiediamo il pieno sostegno del consiglio comunale per portare avanti questa battaglia. .

L’ingresso dell’ospedale Pacini di San Marcello: ancora al centro della questione che ruota intorno al riconoscimento di presidio in area disagiata

L’ingresso dell’ospedale Pacini di San Marcello: ancora al centro della questione che ruota intorno al riconoscimento di presidio in area disagiata

La radiologia dell’ospedale Pacini chiuderà per sei mesi per lavori. L’azienda sanitaria offre, nell’attesa, apparecchiature mobili mentre la politica, in questo caso l’opposizione, chiede con decisione il riconoscimento di area disagiata. "Riconoscimento dell’ospedale Pacini come presidio sanitario in area disagiata": inizia così la nota firmata dal gruppo consiliare nel Comune di Abetone Cutigliano Andrea Tonarelli, che chiede il riconoscimento, prima approvato e poi diventato vittima di un ripensamento mai spiegato, per l’ospedale della Montagna: "L’ospedale Pacini deve essere riconosciuto come presidio ospedaliero in area disagiata – sottolinea Tonarelli – nel 2020, era stato classificato come presidio ospedaliero in area particolarmente disagiata, un riconoscimento fondamentale per garantire servizi sanitari adeguati alla Montagna Pistoiese. Nel 2022, però, una delibera regionale ha declassato la struttura riducendo le risorse disponibili e penalizzando il diritto alla salute dei cittadini. Con la nostra mozione, chiediamo alla Regione Toscana di ripristinare la classificazione precedente e garantire un servizio di emergenza-urgenza adeguato. Grazie all’emendamento alla legge 274, recentemente approvato, sono stati previsti incentivi economici per il personale sanitario che opera in zone montane: un passo avanti, ma non basta. Chiediamo il pieno sostegno del consiglio comunale – conclude la nota – affinché questa battaglia venga portata avanti con forza". C’è poi una ulteriore preoccupazione nei pensieri di Tonarelli: "Nei prossimi giorni verrà chiusa la radiologia, ufficialmente per sei mesi, ma siamo abituati ad annunci che poi si trasformano nel loro opposto, vigileremo su tutto quanto verrà fatto e saremo inflessibili. I "Il nostro obiettivo, e fortunatamente non solo nostro, ma di tutti i cittadini della Montagna pistoiese – sottolinea Tonarelli –, è di tornare ad avere quel diritto alla salute sancito dalla Costituzione. Possiamo anche concedere fiducia al progetto annunciato e all’Ausl che lo promuove, possiamo accettare che gli esami radiologici possano venir effettuati con attrezzature portatili, ma nessuno pensi di poter smantellare il servizio perché su questo faremo le barricate. Il tempo in cui il Palazzo poteva considerare la Montagna come una scomoda appendice utile solo per qualche discesa sugli sci, almeno per quanto ci riguarda, è finito".

Andrea Nannini