REDAZIONE PISTOIA

Rapina a Pracchia: banditi minacciano di uccidere il cane per pochi euro

Due banditi entrano in casa a Pracchia, minacciano di uccidere il cane e rapinano una signora. Cresce l'allarme sicurezza.

Una pattuglia dei carabinieri

Una pattuglia dei carabinieri

Brutta avventura per una signora di Pracchia che si è vista piombare in casa due banditi che dopo averla intimidita minacciando di ucciderle il cane, che avevano preso per il collo, l’hanno rapinata del poco che aveva, alcune decine di euro. Secondo le testimonianze gli aggressori non erano italiani.

"Sono entrati in casa dei miei genitori a Pracchia. La mia mamma era sola in casa – ci ha raccontato la figlia della donna –. Sono entrati tranquillamente dalla porta della veranda che presumo fosse aperta, si sono fatti dare quei pochi spicci che aveva e hanno minacciato la mia mamma di strangolare il cane, che avevano già tra le mani. Poi son scappati. La mia mamma non li ha inseguiti. Un po’ per la paura, un po’ per soccorrere Yomo che fortunatamente sta bene".

Il giovedì a Pracchia è giorno di mercato, c’era un gruppo di operai a finire gli ultimi lavori sul ponte della stazione ferroviaria, circostanze che hanno portato un aumento delle presenze, forse anche per questo i malviventi non sarebbero stati notati. I cani dei vicini di casa della signora rapinata hanno dato più volte segni di nervosismo abbaiando ripetutamente, forse quando i ladri si sono avvicinati all’abitazione e quando se ne sono allontanati correndo. Anche il cagnolino della signora, quando è uscito di casa al mattino, aveva annusato più del solito, ma nessuno aveva dato peso al comportamento diverso dal solito.

La casa non è esattamente comoda da raggiungere, perchè dista un centinaio di metri dalla strada asfaltata, questo rende ancora meno logico che sia stata presa di mira, vero è anche che Pracchia è totalmente immersa nel bosco, quindi una persona sufficientemente atletica può allontanarsi in diverse direzioni, deve però avere una certa conoscenza del territorio.

La denuncia è stata presentata alla caserma dei carabinieri, che hanno perlustrato il luogo, alla ricerca di indizi che possano rivelarsi utili alle indagini. Resta però, sempre più pesante, il disagio, e la forte consapevolezza della mancanza di sicurezza che in queste zone era sconosciuta fino a poco tempo fa. La richiesta di interventi rapidi e risolutivi si fa ogni giorno più pressante.

Andrea Nannini