REDAZIONE PISTOIA

Rapina con calci e pugni, presa la baby-gang

L’agguato in centro storico ai danni di un ragazzo al quale è stato rubato il portafogli con 120 euro. La polizia ha chiuso il cerchio

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di Alessandro Benigni

Tre ragazzi pistoiesi – due diciassettenni e un sedicenne – sono stati arrestati dalla Squadra mobile della questura di Pistoia per rapina aggravata in concorso, su ordine della Procura della Repubblica del Tribunale per i Minorenni di Firenze. Il fatto, avvenuto nel cuore del centro storico cittadino al pari di molti altri episodi di violenza e mala-movida che si sono susseguiti negli ultimi mesi con giovanissimi protagonisti (le cosiddette baby gang), risale allo scorso 19 settembre, intorno all’una di notte. Secondo la ricostruzione degli inquirenti gli aggressori si sarebbero avvicinati minacciosamente alla vittima – un altro giovane pistoiese – per poi colpirlo con un pugno al volto e con svariati calci, sottraendogli nel contempo il portafoglio contenente 120 euro.

L’attività d’indagine, condotta dal pubblico ministero della Procura per i minorenni Ersilia Spena, ha preso avvio dagli accertamenti compiuti dagli investigatori della polizia nelle fasi successive al compimento del reato ed è poi proseguita basandosi sull’analisi delle immagini riprese dalle telecamere presenti in zona, nonché sulle dichiarazioni della vittima e di alcuni testimoni. Sono stati quindi raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre minori, tutti gravati da numerosi precedenti specifici.

Un fatto, quello avvenuto incentro, che ha richiamato alla mente di molti altri episodi simili che hanno turbato la comunità pistoiese nell’ultimo periodo. Una volta espletati gli adempimenti conseguenti all’arresto, i tre sono stati condotti all’Istituto penale per minorenni degli Orti Oricellari di Firenze. Per gli stessi avvenimenti il questore della provincia di Pistoia, Giovanni Battista Scali, ha emesso tre provvedimenti di divieto di accesso in aree urbane (il cosiddetto Dacur, ndr) vietando l’accesso a bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari presenti nel centro storico, nonché di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi, dalle 17 alle 2, per la durata di due anni.

L’adozione del provvedimento è stata ritenuta necessaria dopo aver valutato la gravità delle condotte per l’ordine e la sicurezza pubblica nonché la loro realizzazione nelle immediate vicinanze di pubblici esercizi in una zona molto frequentata e tradizionalmente destinata alla movida. La violazione del provvedimento è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8mila a 20mila euro.