REDAZIONE PISTOIA

Rebus commestibilità: "Rivolgersi agli esperti"

La nostra guida, tra le regole da seguire e il servizio gratuito dell’Asl

Un esperto micologo

Un esperto micologo

La raccolta di funghi è un’attività da sempre molto praticata e tra settembre e ottobre si assiste sempre a un significativo aumento del numero degli appassionati raccoglitori nei nostri boschi. Purtroppo però non tutte le specie micologiche sono commestibili: alcune di esse sono tossiche o addirittura fatali per l’uomo. "Ogni anno – spiega la dottoressa Guendalina Allodi dell’Asl Toscana Centro –- si registrano in Italia migliaia di casi di intossicazioni e almeno una decina di decessi determinati da funghi tossici. Per stabilire la commestibilità di un fungo occorre determinarne la specie di appartenenza, accertamento che solo un esperto micologo può fare. Viceversa, se non si è esperti, il rischio di confondere i funghi commestibili con quelli velenosi è estremamente alto". Anche per questa stagione, l’Asl ha messo in atto il servizio di ispezione e certificazione dei funghi raccolti dai cittadini tramite gli sportelli micologici, distribuiti in più sedi territoriali. Nel 2023, ben il 36% dei controlli sui funghi portati dai cittadini presso l’ispettorato micologico ha evidenziato la presenza di specie tossiche e non commestibili, nonché la certificazione di funghi alterati o mal conservati, e per questo non commestibili. Il servizio di verifica e certificazione sulla commestibilità dei funghi è gratuito: sul sito dell’Usl Toscana centro sono riportate nel dettaglio le sedi e gli orari degli sportelli.

Per la raccolta dei funghi su tutto il territorio toscano è necessario dotarsi di un’autorizzazione versando il contributo richiesto dalla Regione, le cui modalità di pagamento sono reperibili nel sito istituzionale. Per chi raccoglie nel solo territorio del Comune di residenza, non serve alcuna autorizzazione. Il limite di raccolta giornaliero per persona è di tre chilogrammi a testa; il tetto giornaliero sale a dieci chilogrammiper i residenti nei territori classificati montani della Toscana (nel proprio comune di residenza). Vietata la raccolta dell’ovolo buono quando non sono visibili le lamelle, del porcino con cappello sotto i 4 cm, del dormiente e del prugnolo sotto i 2 cm. Alcuni Comuni pistoiesi, per motivi di salvaguardia dell’ecosistema, hanno applicato delle limitazioni sulla raccolta dei funghi. Abetone Cutigliano, San Marcello Piteglio, Sambuca, Marliana, Pistoia e Pescia, fino il 31 ottobre, prevedono il divieto assoluto di raccolta dei funghi il venerdì e il divieto parziale per i non residenti il martedì. La raccolta può essere effettuata da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto. Vietato l’uso di strumenti che rovinano il micelio, lo strato superficiale del terreno e gli apparati radicali della vegetazione.