REDAZIONE PISTOIA

Rebus trasporto malati oncologici La Misericordia chiede più garanzie

Il presidente Fedi suggerisce alla politica di tagliare piuttosto altri sprechi: "Servizio vitale da tutelare"

Rebus trasporto malati oncologici La Misericordia chiede più garanzie

L’obiettivo, per l’immediato futuro, è quello di arrivare alla soluzione finale per rispondere alla forte presa di posizione del mondo del volontariato per quanto riguarda le modifiche regionali emerse per il rimborso del trasporto dei malati oncologici. Una discussione che va avanti da mesi e che vede contrapposti, da un lato, le associazioni che a più riprese si sono ribellate alla revisione delle tariffe erogate per il servizio e all’iter burocratico che ogni persona, in special modo anziani e non autosufficienti, deve seguire per arrivare a vedersi riconoscere il contributo contro la Regione Toscana e la necessità di rivedere la norma e gli adeguamenti dei rimborsi. Passi in avanti ce ne sono stati e, come confermato durante l’ultimo ’Open Day’ della Misericordia di Pistoia – che ha fatto registrare numeri importanti al Parco della Vergine accogliendo la grande famiglia dei volontari ma anche e soprattutto i cittadini interessati ad approfondire la conoscenza dei tanti servizi offerti dall’associazione pistoiese –, adesso ci dovrà l’accelerata decisiva per riportare tutto a regime, correggere gli errori commessi e far sì che associazioni e assistiti possano essere più tranquilli.

"Le tariffe dei rimborsi che ci arrivano per i servizi da svolgere sono sempre ferme agli standard di quindici anni fa ma, nel frattempo, la benzina e il gasolio sono decisamente saliti di prezzo, così come ogni tipo di materia prima o servizio da erogare – l’affondo del presidente della Misericordia, Sergio Fedi – sono stati tagliati trasporti a discapito di un numero sempre più alto di persone che si rivolgono a noi. Mi riferisco ai pazienti oncologici che già vivono una situazione delicata e che si sono visti consegnare questa ulteriore delusione del trasporto assistito tagliato. Se ci sono problemi che inducono a ridurre la spesa in questi ambiti, noi avremo qualcosa da suggerire: vediamo molti sprechi incomprensibili ogni giorno e siamo convinti che si potrebbero evitare. Per questo riteniamo che sarebbe opportuno vedere le realtà non soltanto dal punto di vista dei burocrati che pensano ai numeri, ma senza tralasciare uno degli aspetti più importanti ovvero la salute dei cittadini e i modelli da prendere in esempio che, dalle nostre parti, sono davvero virtuosi".

Su questo fronte la politica, nella fattispecie quella regionale, è chiamata in causa per risolvere quanto prima questo problema e far lavorare tutti nel migliore dei modi. "Qualche corto circuito c’è stato, ma nessun taglio deve esserci e nessuna persona deve rimanere indietro – il commento della consigliera regionale del Pd, Federica Fratoni – C’è stata, piuttosto, una fase di riorganizzazione di un servizio che per un errore involontario a livello di concertazione regionale è stato raggiunto come esaustivo rispetto alle realtà territoriali. E’ stato pertanto sofferto da molti questo passaggio che, oggi, dobbiamo essere in grado di andare a correggere. E sappiamo che lo sarà in termini unanimi, visto che la Terza commissione Sanità della quale faccio parte ha già varato il testo di una risoluzione che approderà in Consiglio Regionale quanto prima. Sono convinta, pertanto, che non ci saranno tagli ma ci sarà un rapporto ancora più stretto col territorio, ed in questo le Società della Salute sono chiamate a recitare un ruolo da protagoniste, sapendo che nessun Comune sarà chiamato in causa ad erogare risorse. La dialettica fra le parti ci deve essere, questo significa che i problemi vengono affrontati con passione e, alla fine, anche risolti".

red.pt.