
Al via un primo stralcio di lavori per mettere in sicurezza la struttura. Poi il ’vero’ progetto esecutivo, da concludere entro il 30 giugno 2026. .
Prosegue il percorso burocratico che dovrà portare il Comune di Pistoia a dare il via libera ai lavori per tutto il complesso di San Lorenzo, all’interno del maxi-progetto Pnrr che prevede anche il rifacimento della piazza, il restyling di Villa Benti (già completato) e gli interventi sulle scuole di zona come il "Melograno" e "Frosini" oltre agli interventi sulla mobilità dolce e le piste ciclabili. La parte relativa all’ex convento di San Lorenzo è la più ostica anche perché siamo ancora al deposito del progetto esecutivo ma emergono aspetti che, in passato, non erano troppo chiari. Per esempio che l’autorizzazione a procedere data dalla Soprintendenza consente di iniziare alcune lavorazioni ma la maggior parte di esse dovranno essere definite progettualmente in un secondo momento, a seguito di ulteriori indagini ed accertamenti da svolgere sull’immobile per poter poi approvare il progetto esecutivo nella sua interezza, cosa che ad oggi non è possibile fare.
E questo è un aspetto davvero dirimente: con fondi vincolati al Pnrr, con il primo stralcio di lavori (che dovrebbero partire in questi giorni), viene data una scadenza temporanea di circa due mesi e mezzo fra installazione di ponteggi, sanificazione ambienti, bonifica amianto, smontaggi e demolizioni, scavi, smaltimenti e già alcuni restauri. Nella sostanza, quindi, la preparazione propedeutica all’intervento vero e proprio. Con questa scadenza si arriva, di fatto, a fine maggio, ovvero 13 mesi al tempo limite per le lavorazioni del Pnrr che devono essere completate entro il 30 giugno 2026.
Che sia una corsa il tempo difficilissima da portare a termine, appare oramai evidente. Anche perché, proseguendo nell’atto appena licenziato dall’amministrazione, si capisce bene cosa c’è che non va: "l’immobile presenta lesioni a taglio profonde su gran parte delle strutture murarie, distacchi delle angolate e in corrispondenza delle intersezioni tra murature e solai, crolli diffusi dei solai e delle coperture che non permettono l’avvicinamento degli operatori in sicurezza anche per svolgere le indagini preliminari necessarie per la definizione di alcuni interventi. Pertanto risulta necessario approvare uno stralcio del progetto esecutivo che consenta di procedere con lavori preliminari senza rischi per gli operatori". Quindi i lavori che devono partire in questi giorni sono propedeutici a capire realmente qual è lo stato di salute dell’immobile, c’è poi da definire il progetto esecutivo finale e partire col maxi-cantiere: i tempi sembrano davvero stretti.
Nella stesura dei desiderata su questa grande opera, intanto, emergono anche alcuni aspetti costruttivi: all’interno ci saranno ampi spazi a verde, con alberature e panchine per potersi godere questo angolo di città ai più sconosciuto, aree break e ristorazione, sale riunioni, polifunzionali, un nuovo spazio dedicato alla celebrazione dei matrimoni e ben 36 uffici oltre al recupero delle zone esterne che dovranno avere un unico stile ma, soprattutto, fruibili a tutti con importanti interventi anche per quel che concerne l’abbattimento di barriere architettoniche. Ma il percorso per arrivarci continua a sembrare ancora davvero molto in salita.
S.M.