Riapre l’ambulatorio pediatrico: "Ma abbiamo bisogno di certezze"

L’annuncio dell’Asl è un sollievo per le famiglie. Il sindaco Marmo: "Grazie, ma ancora non basta"

Riapre l’ambulatorio pediatrico: "Ma abbiamo bisogno di certezze"

Il sindaco Luca Marmo sottolinea che i pediatri arrivano tutti da Pistoia. e che la dichiarazione di area disagiata può non essere sufficiente

Torna il pediatra sulla Montagna pistoiese, ma è una buona notizia a metà. Lo si evince dalla nota diramata dall’Asl Toscana Centro nella giornata di ieri e dove si legge: "Sarà aperto dal prossimo mercoledì (9 settembre) sulla Montagna Pistoiese un ambulatorio pediatrico per i bambini e loro famiglie. È la risposta dell’Azienda per garantire il servizio di attività pediatrica territoriale mentre, contestualmente, si procederà alla richiesta alla Regione di “ambito territoriale carente“ con il relativo obbligo di un ambulatorio sulla Montagna pistoiese. L’ambulatorio pediatrico – conclude la nota dell’azienda sanitaria – sarà disponibile all’interno del Piot Pacini, ogni mercoledì, dalle ore 9.30 alle 15.30, con accesso diretto, fermo restando che i genitori sono comunque invitati a procedere con la scelta del pediatra di famiglia disponibile nell’ambito territoriale". Il sindaco Luca Marmo ha così commentato: "Pur consapevoli che tale soluzione non è una risposta esaustiva per i cittadini ringraziamo comunque l’Azienda e il pediatra per la disponibilità – e aggiunge – : il tema è molto più ampio, i pediatri sono tutti a Pistoia e i meccanismi per farli venire in Montagna non si conoscono, probabilmente gli incentivi economici che sono stati messi in campo non bastano, l’ambito che mette città e Montagna insieme non ha dato gli esiti sperati, forse, vista anche una certa numerosità, potrebbero salire a turno a garantire i nostri bambini.

"Finora siamo stati abbastanza fortunati ad avere la dottoressa Capuzzo a seguire stabilmente l’ambulatorio, quella che va trovata è però una soluzione strutturale e non emergenziale. La dichiarazione di ambito territoriale carente – conclude il sindaco –, come quella di area disagiata, sono strumenti che possono darci una mano, ma è giunto il momento in cui non si può più rinviare l’applicazione degli strumenti che garantiscano un’adeguato livello dei servizi, non solo sanitari".

Andrea Nannini