
Il suo cuore ha ceduto in aula, mentre gli avvocati della difesa stavano presentando le conclusioni finali del processo per bancarotta fraudolenta dell’agenzia di viaggi Fraben Travel di Montecatini, dove Roberto Riccomi era imputato insieme a Piero Giovannini. Il processo è nato in seguito all’inchiesta Untouchables. Riccomi, 66 anni (ne avrebbe compiuti 67 a amaggio), storico esponente del Psi in provincia di Pistoia e figlio di Lenio, sindaco che ha guidato la città termale per quasi vent’anni, è morto mentre l’ambulanza lo stava trasportando all’ospedale San Jacopo. Lascia la moglie Manola e quattro figli: Lenio, Andrea, Benedetta e Giacomo. Il suo impegno politico era scritto nel Dna, visto il ruolo di primo piano ricoperto dal padre, non solo a livello amministrativo. Tra gli anni Ottanta e Novanta, Roberto Riccomi era stato segretario provinciale del Psi e capogruppo in consiglio provinciale e comunale. In questo momento faceva parte della direzione nazionale del Partito socialista.
Il coordinatore nazionale Riccardo Nencini lo ricorda con particolare commozione: "Roberto Riccomi se n’è andato così – scrive – quasi per caso. Aveva la politica nel sangue e una testa che macinava idee di continuo. La vita l’aveva conosciuta davvero. Generoso e altruista, socialista senza temere il richiamo delle sirene, con quelle bretelle eleganti che tiravano un po’ su la pancia, un peccatore come lo è ciascuno di noi. Avevo la brutta abitudine di sentirlo ogni giorno, ora sì che sono più solo".
Nel 2012 Riccomi venne arrestato nell’ambito dell’inchiesta Untouchables, con l’accusa di essere il regista che aveva pilotato due gare pubbliche. In Cassazione, nel 2019, la condanna definitiva a un anno e mezzo. Le persone a lui più vicine raccontano che il processo per la bancarotta fraudolenta della Fraben Travel lo rendeva ogni giorno più ansioso. "Gli avevamo detto che la sua presenza in aula non era essenziale – racconta il difensore, l’avvocato Gianluca Lomi – ma lui è voluto essere presente, pur avendo avuto le avvisaglie del malore già dal mattino".
Il mondo degli ex socialisti di Montecatini è sconvolto: "A prima vista – ricorda l’ex assessore Moreno Mencarelli – poteva apparire antipatico, ma era una persona buona e generosa". L’ex sindaco Alberto Lapenna piange la sua scomparsa: "È volato in cielo un mio amico fraterno – scrive – con cui ho condiviso la militanza politica nel Psi. Tante battaglie ci hanno visto sullo stesso fronte. Mi ha sempre sostenuto, con la sua voglia interiore di fare politica riusciva a coinvolgere chi gli stava vicino. Oltre a un amico, ho perso un fratello. Alla moglie Manola e ai figli le mie condoglianze".
Daniele Bernardini