Nel pomeriggio di domenica 6 ottobre la redazione è stata tempestata dalle telefonate degli automobilisti che erano in coda lungo la Modenese tra la Valle del Reno e Cireglio, dove c’è un cantiere e dove il senso unico alternato è regolato da un semaforo. Erano esasperati. Il tempo di percorrenza, scendendo a valle, di quel tratto, è stato come minimo di un’ora, ma alcuni sono rimasti in fila per due ore. Dalle auto hanno telefonato alle varie autorità chiedendo un intervento per poter rendere il traffico più scorrevole. La competenza su quella strada è dell’Anas. Alla redazione hanno fatto presente questo: quando il semaforo diventava verde per chi saliva verso la Montagna, nel lasso di tempo consentito, erano pochissime le auto che proseguivano il percorso perché era irrisorio il numero di chi saliva rispetto a chi scendeva, mentre quando scattava il verde a favore di chi rientrava verso la città erano altrettanto poche le vetture che potevano proseguire.
Il suggerimento che arriva dagli automobilisti che si sono rivolti a noi è quello di aumentare il tempo del verde per chi scende, in modo da smaltire la fila delle vetture più velocemente. Da parte di tutti gli automobilisti che ci hanno telefonato il commento è stato questo: "Veniamo in Montagna per trascorrere una giornata di tranquillità, per rilassarci e poi tutto va in fumo nel dover affrontare una situazione allucinante come questa. Fate qualcosa".
Che nel fine settimana il traffico scorra verso la Montagna al mattino, per portare gli escursionisti a godersi qualche ora di relax, mentre nel tardo pomeriggio ci sia il rientro e quindi sia tutto o quasi diretto verso la città, è cosa nota fin dal tempo della diffusione dell’automobile. Quindi la soluzione sembrerebbe alla portata di tutti, invece da oltre un anno, siamo sempre a rincorrere lo stesso problema. Si è fatto interprete del disagio il vicesindaco del Comune di San Marcello Piteglio, Giacommo Buonomini, che ha scritto agli enti competenti, riscontrando che nelle quattro stagioni ci sono sempre gli stessi problemi: "Se non c’è modo di fare diversamente, almeno segnalate la viabilità alternativa. Il cantiere serve per dare servizi, ma non a tutti i costi, siamo tutti favorevoli all’aumento dell’offerta, ma con un minimo di organizzazione si sollevano i cittadini da disagi che non producono niente di positivo, magari basterebbero due movieri che facciano defluire rapidamente. Il semaforo è invece abbandonato a se stesso e il cantiere è di Toscana Energia. È quest’ultima che deve intervenire con estrema sollecitudine".
L’assessore del Comune di Pistoia, Alessio Bartolomei afferma di essere a conoscenza dei disagi, ma che l’amministrazione guidata da Alessandro Tomasi, può solo farsi portavoce nei confronti di Toscana Energia o, per quanto di competenza, nei confronti di Anas. La strada è di proprietà dell’Anas e il cantiere. istituito e gestito da Toscana Energia. Pertanto il Comune non ha alcun potere, non avendolo nemmeno autorizzato. Non essendo di sua competenza, ha le mani legate. L’unica cosa che può fare è sollecitare una migliore sistemazione con la raccomandazione di ridurre i disagi quanto più è possibile. Tutto quanto va oltre, esula quindi dalle competenze del Comune.
Andrea Nannini