PISTOIA
Uno dei vuoti edilizi più grandi della città adesso potrà essere sanato. Da diversi anni, infatti, il grande palazzo di nove piani che fino al novembre 2016 ha ospitato la Questura, poi trasferitasi assieme alla Prefettura nel "Polo della sicurezza" in via Pertini, era chiuso e finito all’asta ma dallo scorso lunedì ha un nuovo proprietario. Si tratta della Lo Conte Edile Costruzioni di Prato che si è aggiudicata l’incanto per un valore complessivo di 626mila euro. Un nome tutt’altro che sconosciuto quello dell’azienda che fa capo all’imprenditore pratese Manuele Lo Conte che, nel corso degli ultimi due anni, si è inserito nel tessuto sociale ed economico pistoiese diventando uno dei principali sostenitori del Pistoia Basket, dove attualmente è main sponsor (stesso ruolo, nella sua città, anche per il Prato e la Zenith nel calcio). E, adesso, ci saranno in vista dei profondi cambiamenti con la realizzazione di ben 28 appartamenti. "L’immobile, da anni in disuso, sarà oggetto di un importante intervento di ristrutturazione – afferma Manuele Lo Conte – realizzeremo ben ventotto appartamenti di pregio che contribuiranno a riqualificare l’intera zona". Per l’edificio di viale Macallè 23 una vera e propria svolta, considerando che oramai è chiuso da otto anni e che ha alle spalle una storia decisamente particolare, divenuta complessa proprio quando in quell’area arrivò la Polizia di Stato.
Lo stabile fu costruito nel 1967 dall’imprenditore edile Piero Casseri, particolarmente noto in città all’epoca, la cui gestione passò in mano al figlio Simone Casseri con la "Immobiliare Eldorado 2 snc". Quando la Questura è stata trasferita in via Pertini, però, i proprietari avevano ancora da coprire alcune rate del mutuo che era stato acceso durante la costruzione e che, col passare degli anni, venivano coperte dall’affitto incassato dal Ministero dell’Interno. Così, però, il proprietario non fu più in grado di pagare le rate tanto da arrivare al pignoramento da parte della banca creditrice e, successivamente, la decisione da parte del Tribunale di Pistoia di mettere tutto all’asta.
Il primo incanto, giusto per ripercorrere un po’ di storia, si era tenuto nel luglio 2020 con una base d’asta di due milioni e 39mila euro. Così si è andati avanti fino a questo lunedì con la corsa al ribasso: un milione e mezzo di euro per la terza, nel novembre 2021, fino agli 861mila euro del gennaio dello scorso anno. Adesso, però, la somma necessaria per rilevare tutto è divenuta appetibile e la proposta di Manuele Lo Conte è risultata essere quella giusta. Ricordiamo che, dall’ingresso dal piano del ponte, verso l’alto ci sono sei piani mentre i restanti si trovano al di sotto con affaccio su via Nazario Sauro e che al nono piano era presente soltanto un solo appartamento. Nei prossimi mesi si dovrà passare al via libera ai progetti e partire con la ristrutturazione.
S.M.