Si avvicina il momento della discussione del bilancio del Comune e, nell’anno del Covid, con la perdita di risorse, la discussione si fa ancora più aspra. Il Pd ha incalzato la giunta chiedendo di prevedere misure di sostegno particolare alle famiglie che, in questi mesi, si sono trovate costrette a versare interamente la Tari, nonostante il grave disagio lavorativo ed economico causato dalla pandemia. "Abbiamo tanti concittadini in cassa integrazione, per non parlare di chi non ha più il lavoro: non è un caso se il numero di famiglie che si affidano ai servizi sociali è aumentato". La risposta dell’assessore al bilancio Margherita Semplici non si è fatta attendere. La riportiamo per punti.
Battaglia con Ato: "Stiamo portando avanti – dice Semplici – una battaglia nei confronti di Ato, il soggetto responsabile della regolazione e della individuazione del montante tariffario, per poter quantificare le riduzioni dei costi del servizio, di fatto molto ridotto in periodo di lockdown".
Imprese: "A conferma dell’attività di favore verso le utenze non domestiche, non è stata ancora inviata la prima rata della bollettazione Tari, rinviando quindi solo a quando saremo in grado di quantificare la riduzione applicabile l’invio della bolletta. Proprio nei prossimi giorni sarà portata all’attenzione del consiglio comunale e della commissione bilancio la quantificazione dell’abbattimento Tari per le utenze non domestiche che hanno subito la sospensione dell’attività a causa del lockdown".
Le scadenze: "Per tutti, quindi sia per utenze domestiche che non, la scadenza della prima rata della bollettazione è stata rinviata dal 16 aprile al 16 giugno".
Fasce deboli: "Il principio della mozione del Partito democratico – dice ancora Semplici – e cioè la volontà di intervenire a favore dei più disagiati, è certamente condivisibile. Tuttavia occorre fare alcune considerazioni specifiche sul contenuto della mozione. In prima istanza perché le famiglie in difficoltà sono già di fatto sostenute attraverso bandi comunali per la riduzione della Tari (quello del 2019 è scaduto il 1 luglio 2020), con 180mila euro a disposizione per i nuclei familiari con Isee fino a 6mila euro. Per di più, per il 2020, Arera (Autorità di regolazione di energia e ambiente, ndr) sembra andare nella direzione di aumentare il tetto Isee per poter accedere al contributo fino a un valore di oltre 10mila euro. In secondo luogo Arera suggerisce come principio per la riduzione dei costi a carico delle utenze non domestiche addirittura la revisione dei “kd”, coefficienti di produzione dei rifiuti. La giunta non esclude alla fine dell’anno, qualora vi fossero possibilità concrete e senza scontrarsi con le normative di Arera, di verificare se ci saranno i margini per poter apportare delle riduzioni alle utenze domestiche per la Tari del prossimo anno. Ma certo l’amministrazione non può impegnarsi oggi a mettere a disposizione 1 milione di euro dell’avanzo disponibile dal bilancio consolidato 2019, questo a causa dell’incertezza del periodo di emergenza che stiamo vivendo e per cui non è dato sapere se ci saranno spese correnti da dover affrontare nell’immediato".
Il ruolo del governo: Infine, come Comune, nell’ambito di Anci e di Ato Toscana Centro, abbiamo chiesto al governo di mettere a disposizione risorse anche per il sostegno al pagamento della Tari da parte delle famiglie. Risorse che, qualora arrivassero, saremo pronti a mettere in campo per gli aventi diritto".