PISTOIA
Dopo alcuni mesi di stop, oramai da diverse settimane il cantiere Pnrr per la totale riqualificazione del quartiere di San Lorenzo è ripartito per cercare di recuperare il tempo perso e rispettare così le tempistiche strette imposte dai fondi vincolati allo stesso piano.
Alcuni tasselli sono già andati al loro posto, come per esempio Villa Benti, altri invece ancora no. E, da una delibera di Giunta pubblicata in questi giorni, si scopre che sulla parte più corposa dell’intervento, ovvero la riqualificazione edilizia e funzionale del complesso edilizio e della chiesa di Sant’Ansano per un valore di 8 milioni e 700mila euro, ci sono aspetti che non vanno tutti di pari passo.
Questo stralcio di contratto, infatti, prevede quattro distinte unità (Sant’Ansano, Crocetta, convento e magazzini) ma per la terza, appunto il complesso conventuale, siamo ancora alla redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica perché "si è stabilito di procedere con personale interno".
Nel frattempo, però, è stata attivata la conferenza dei servizi che ha portato "alla luce numerose prescrizioni che hanno inciso sulla stesura del progetto esecutivo architettonico e strutturale tanto da incrementare il quadro economico con fondi provenienti dall’amministrazione comunale".
In tutto, infatti, si parla di ben un milione e 600mila euro non di fondi Pnrr che dovranno essere reperiti per completare questa parte di progetto e, come si legge sempre nella delibera, "sarà necessario nelle prossime annualità prevedere ulteriori risorse per completare altri stralci funzionali dell’intera Unità". Al momento la cifra è coperta da avanzo di amministrazione non vincolato ma è sicuramente uno dei tanti inconvenienti venuti fuori dai cantieri Pnrr in città, cosa che succede quando si ha a che fare con beni storici e risalenti a diversi secoli fa da ristrutturare e l’imprevisto, a volte anche costoso, è sempre dietro l’angolo.
S.M.