
Gli ultimi episodi a gennaio Una banda ha organizzato un pestaggio punitivo E una baby gang ha tentato una rapina
I malviventi, ormai, non hanno più paura di colpire nemmeno nel centro turistico e commerciale della città. Erano circa le 7.50, il 31 gennaio, quando, all’improvviso, cinque o sei tunisini hanno iniziato a discutere tra loro. In un attimo hanno iniziato a volare botte, calci e pugni. La scena ha destato profonda paura tra i passanti. All’improvviso, un albanese si è intromesso nella contesa, cercando, a suo dire, di tranquillizzare gli animi. Per tutta risposta è diventato lui oggetto di una violenta aggressione, che si è spostato in via Solferino, con tre nordafricani che continuavano a colpirlo con particolare violenza. Un altro tunisino è stato aggredito. Il pestaggio si è prestato spostato in via Solferino, quasi all’angolo con il corso Matteotti, prima che gli aggressori si dileguassero. Due dei nordafricani responsabili del pestaggio, si sono trasferiti in un supermercato nelle vicinanze, dove uno di loro ha tentato di portare via alcuni generi alimentari, bloccato dalla ferma resistenza del direttore. Nel frattempo, sul posto, è arrivata la volante della polizia di Stato, impegnata nella ricerca dei responsabili degli aggressori dell’albanese. Entrambi sono stati arrestati per lesioni, mentre a uno di loro è stata aggiunta l’accusa di tentata rapina.
Sempre a gennaio, nella zona del monumento ai caduti, un gruppo di ragazzini, ha tentato di compiere una rapina approfittando delle buio notturno. Un giovane residente in città, dopo aver partecipato a una convention aziendale in un albergo di viale IV Novembre, è andato a cena con un gruppo di colleghi alla Cascina. A fine serata, ha deciso di accompagnare una collega alla macchina. A un certo punto, la coppia è stata accerchiata da un gruppo di ragazzini. "Fratello, dacci tutto quello che hai in tasca". Un mezzo delle forze dell’ordine, con il suo passaggio ha illuminato il retro del monumento ai caduti e ha messo in fuga la baby gang.
Da. B.