"L’azzeramento delle 14 posizioni organizzative affidate ai funzionari dell’amministrazione e il passaggio del potere di firma per tutti gli atti al segretario comunale Vincenzo Lissa, senza che fosse pronta una nuova struttura del personale, ha creato una situazione di stallo. I tempi per la reintroduzione dei dirigenti, oltretutto, non sono stati ufficializzati". I sindacati tornano all’attacco della riforma avviata dal sindaco Claudio Del Rosso, non risparmiando critiche sul metodo e nel merito delle decisioni prese. Riccardo Cappellini, segretario provinciale di Cgil-Funzione Pubblica, Andrea Bini, Fp-Cisl, e Nicola Livi, Uil-Funzione Pubblica, lamentano un clima di incertezza tra il personale dell’ente. "Il 31 dicembre – ricordano – sono state soppresse le posizioni organizzative e al 22 gennaio la dirigenza non è stata ancora istituita. I 146 dipendenti dell’amministrazione, scesi drasticamente rispetto ai 204 di sette anni fa sono preoccupati. La scelta di rimettere due dirigenti è senza dubbio legittima, ma tutto è avvenuto in modo troppo rapido".
Cappellini ricorda che "i sindacati agiscono di preciso mandato dell’assemblea, dove tutti si sono espressi a favore della nostra azione, tranne un astenuto. Chiediamo attenzione nei confronti del personale, chiamato a svolgere un ruolo delicato per la collettività. Sarebbe opportuno che chiunque si astenesse da commenti inopportuni e mantenesse il massimo rispetto. Vorremmo poter monitorare nel migliore dei modi. La reintroduzione della dirigenza inciderà sulle spese del personale".
Bini ricorda che "le parti sociali avevano chiesto di vedere la relazione sulla nuova macrostruttura. Siamo stati costretti a leggere per Natale e Santo Stefano le oltre 400 pagine del documento. Come è possibile pensare di cambiare l’organizzazione del personale con un segretario arrivato da appena 39 giorni da Avellino e una giunta dove, a parte una persona, nessuno ha mai fatto esperienze legate alla guida del Comune? La delibera appena approvata dice che diventerà efficace con l’approvazione del bilancio, ma questo andrà in votazione solo successivamente. Sarebbe stata necessaria una proroga di 4-5 mesi delle posizioni organizzative per trovare una soluzione adeguata. Attenzione poi a prendere dirigenti da soggetti esterni all’ente: il Consiglio di Stato ha più volte ricordato la necessità di valorizzare soggetti interni".
Livi ribadisce che "i sindacati hanno denunciato la carenza di personale al Comune di Montecatini ormai da più di due anni. A Montecatini l’istituzione della dirigenza non è fondamentale. Non vorremmo che si trattasse dell’avvio di un percorso di privatizzazione del personale".
Daniele Bernardini