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Lo scenario pauroso delle fiamme e l’attesa dei dipendenti fuori dalla fabbrica
La scena, vista da chi si trovava a Limestre, tra le 9.30 e le 10 di ieri mattina, era quasi infernale, una colonna di fuoco alta una trentina di metri sovrastava i capannoni della fabbrica che si estende complessivamente per cinquemila metri quadri e dà lavoro a una ventina di dipendenti, con un fatturato di poco superiore ai cinque milioni. La Flexoprint srl, questo il nome dell’azienda nella quale si è verificato l’incendio, è nata nel 2010 e si occupa di stampa su materiale flessibile per imballo, sia nel settore alimentare che in quello non alimentare, offrendo una gamma molto ampia di prodotti. Sorge di fronte all’insediamento della Dynamo Camp, posta sull’altro lato del fiume. Nel parcheggio della Dynamo c’erano alcune automobili che non hanno corso rischi, ma a scopo precauzionale, sono state comunque spostate. Il fuoco è riuscito a passare anche il muro di cinta, ma fortunatamente, essendoci il fiume, non ha creato problemi. Erano circa le 9.30 quando è stato dato l’allarme e i Vigili del Fuoco, che hanno la caserma distante poche decine di metri, hanno raggiunto tempestivamente il luogo dove si stavano sprigionando le fiamme. Le operazioni si sono protratte per le necessarie verifiche e la bonifica dei luoghi interessati. All’intervento ha partecipato il personale operativo del distaccamento di Limestre dei Vigili del Fuoco a cui si sono aggiunti due automezzi arrivati da Pistoia. Le operazioni di spegnimento si sono protratte per circa un’ora e poi sono iniziati i rilievi utili a stabilire le cause dell’incendio, che non ha causato nessun danno alle persone e pare molto limitati all’azienda. Nell’opificio, da quanto abbiamo appreso, erano in corso dei lavori di ammodernamento, tant’è vero che nei giorni scorsi sono stati visti arrivare alcuni carichi eccezionali che, con ogni probabilità, portavano materiali utili per i lavori. Se questo abbia o meno un legame con l’incendio è ancora in fase d’indagine, infatti la dinamica è al vaglio degli esperti dei tecnici dei Vigili del fuoco. Fortunatamente però, come sottolineato anche dagli operai che si sono trattenuti davanti alla fabbrica, nessuno si è fatto male. L’incendio ha però riaperto la contestazione sulla presenza della fabbrica all’interno di un centro abitato, è Franco Del Re, capogruppo di minoranza in Consiglio comunale ad affermare: "Importante sarebbe anche sapere, durante l’ora in cui l’incendio si è consumato, cosa abbia respirato la popolazione residente e se ci sono pericoli in tal senso".
Andrea Nannini