REDAZIONE PISTOIA

Rsu pubblico impiego Si aprono le votazioni

In provincia saranno 4.800 i lavoratori chiamati a fare una scelta "molto importante". Il punto con Malucchi

Il 5, 6 e 7 aprile si eleggono i rappresentati sindacali del pubblico impiego. Le elezioni delle Rsu, nella provincia di Pistoia, riguardano circa 4.800 lavoratori. Tema caldo di questa tornata elettorale, che arriva con un anno di ritardo rispetto al previsto, a causa della pandemia, è l’organizzazione del lavoro, in particolare per quanto riguarda lo smart working. La Fp Cgil ha reso noto nel corso di una conferenza stampa, di aver presentato le proprie liste in ogni comune e in ogni ufficio periferico dello Stato, del territorio pistoiese. L’ufficio che esprime più lavoratori è l’Agenzia delle Entrate che conta 170 addetti. Le funzioni locali, ovvero i 21 comuni dell’area provinciale pistoiese, l’ente Provincia e la Regione, contano 1.815 addetti. Il Comune di Pistoia si regge, al netto dei dirigenti che non votano alle elezioni Rsu, sull’apporto di 709 dipendenti e in questa area la Fp Cgil candida 18 lavoratori, tra cui 12 donne, pari al 66 del totale dei candidati. Folta anche la lista dei candidati per il parlamento delle Rsu della Asl Toscana Centro. I 2.500 operatori sanitari dell’area pistoiese e della Valdinievole potranno contare sui 31 candidati Fp Cgil - tra cui 10 infermieri, 9 tecnici sanitari e radiologi, 5 amministrativi, 5 operatori sociosanitari e 2 assistenti sanitari - di cui il 60% è composto da donne. "L’elezione Rsu del 2018, in sanità – afferma Sandro Malucchi, segretario generale Fp Cgil di Pistoia e Prato –, determinò una concentrazione di 448 preferenze sul segretario Fp Cgil sanità, Massimo Ciuti, che risultò il più votato nelle liste della Fp Cgil nell’intera area della Toscana centro. Le elezioni della Rsu del pubblico impiego dopo quelle politiche, sono l’evento democratico più importante che si manifesta su un territorio, per la numerosità degli elettori-lavoratori che porta al voto". La prossima elezione RSU si incardina in un periodo di importanti rinnovi contrattuali. Ieri è stato sottoscritto quello dei Ministeri, delle Agenzie fiscali e degli enti previdenziali e a breve verranno sottoscritti per la sanità e per gli enti locali.

Nel nuovo contratto si ridefiniscono le famiglie professionali al fine di aggiornare il classificatore per l’ordinamento professionale rendendolo finalmente attuale alla luce dei cambiamenti sociali e professionali. Il contratto porterà anche un aumento del salario che crescerà, mediamente, di 85 € lordi mensili e potrà contare su futuri e nuovi aumenti legati alla crescita professionale e al raggiungimento degli obiettivi di amministrazione. Si valuta un aumento di 5.360.000 euro di attivo circolante annuale per la zona pistoiese pari a 0,03% in più al già stabile 0,55% del totale dei salari pubblici sul totale dei redditi da lavoro dipendente.

Patrizio Ceccarelli