
L’ingente cumulo di sacchi neri a Villa Baldi, per la rimozione si dovrà attendere la fine delle indagini della Procura
È ancora soggetta a indagini della Procura, per identificare i responsabili, l’area privata di Villa Baldi dove, da mesi, sono stati incivilmente abbandonati da ignoti una quantità notevole di sacchi neri. È di nuovo sbarrato l’accesso alla stradina adiacente. L’ha comunicato il vice sindaco Fabrizio Baroncelli (delegato a sicurezza e ambiente) rispondendo all’interprellanza del Pd in merito alla situazione del pregevole edificio storico di proprietà privata, che risale alla fine del 1700, purtroppo da diversi anni in grave stato di abbandono e degrado. Da qualche mese la situazione si è aggravata con un consistente cumulo di sacchi neri, gettati oltre il muretto, nella proprietà privata. Il Pd aveva già presentato un’interrogazione nel gennaio scorso, ma i consiglieri Dem non hanno ritenuto esaustiva la risposta dell’amministrazione comunale, così hanno presentato un’interpellanza per sapere se l’area di Villa Baldi è sotto sequestro, se l’amministrazione ha identificato il proprietario e se la proprietà dell’immobile stia facendo quanto è nelle sue disponibilità per evitare ulteriori scarichi di materiali. Inoltre il Pd ha chiesto: "È stato ordinato al proprietario dell’area di ripulire e rimuovere i rifiuti immediatamente per evitare il rischio di ulteriori danni alla salute pubblica? Quali ulteriori misure intende adottare l’amministrazione comunale per risolvere la situazione di degrado e illegalità presso Villa Baldi?". Il vicesindaco Baroncelli ha informato che l’area non è sotto sequestro ma è ancora soggetta alle indagini della Procura.
"Il proprietario – ha comunicato il vicesindaco – è stato individuato nel novembre scorso ma non può procedere alla rimozione dei rifiuti in quanto ci sono le indagini in corso. La polizia municipale di Agliana, che era inizialmente intervenuta, è stata sollevata da ogni incarico investigativo". Quanto alla stradina adiacente, tra il torrente Ombrone e il muretto di recinzione della Villa, dalla quale gli autori dello scempio avrebbero scaricato l’enorme quantità dei sacchi nella proprietà privata, Baroncelli ha comunicato che si tratta di una viabilità di pertinenza del Consorzio di bonifica Medio Valdarno. L’accesso era inizialmente chiuso da una catena che è stata divelta, probabilmente dagli autori degli abbandoni selvaggi, per accedere con un automezzo. "Abbiamo sollecitato il Consorzio a ripristinare la chiusura della stradina, il quale ha provveduto installando una sbarra" - ha concluso il vicesindaco.
Piera Salvi