Un implemento delle telecamere di videosorveglianza, da affiancare magari ad altre iniziative volte a contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. E’ quel che Legambiente chiederà al sindaco Gabriele Romiti nel corso del prossimo incontro, a seguito di quanto segnalato dai volontari dell’associazione ambientalista. Il presidente Daniele Manetti e i volontari Massimo Gori, Bruno Buracchi, Marco Antonio Ascani, Marco Mattioli e Giovanni Sarto hanno notato numerosi rifiuti tessili (e non solo) abbandonati ai lati di via Fontemorana e hanno raccolto nel dettaglio oltre trenta sacchi di scarti. I residui delle lavorazioni del tessile, alcuni dei quali gettati in uno strapiombo ai bordi della strada, sono stati recuperati e dovrebbero poi essere prelevati da Alia.
Non è la prima volta che la sezione quarratina di Legambiente segnala abbandoni di rifiuti (industriali e non) sul territorio comunale: negli ultimi anni, Manetti e compagni hanno anzi più volte posto l’attenzione su una problematica comune a numerose altre realtà comunali, che sembra da tempo aver preso piede anche a Quarrata. Già nella precedente legislatura, l’amministrazione aveva provveduto ad incrementare il numero di "occhi elettronici" attivi sul territorio comunale, per ragioni legate alla sicurezza ma anche per individuare gli autori di questi abbandoni.
E alla luce dell’ultimo episodio, Legambiente ha chiesto alla giunta Romiti uno sforzo in più nell’ottica del contrasto al problema. "Chiediamo che il Comune di Quarrata istituisca una squadra per le emergenze ambientali – ha commentato il presidente Manetti – a nostro avviso sarebbe inoltre necessario aumentare il numero delle telecamere o delle fototrappole nelle zone più critiche, in modo da risalire più facilmente ai responsabili. Lo chiederemo al primo cittadino".