Autorità, studenti, i nipoti dei coniugi Grassi e tanti cittadini, hanno partecipato ieri mattina all’intitolazione a Sem Grassi e Maria Caramelli del giardino pubblico in via Marconi, angolo via Salcetana. Sem e Maria sono stati riconosciuti "Giusti tra le nazioni" il 4 ottobre 1992: dossier numero 2620. Il loro nome è inciso per sempre nel memoriale dello Yad Vashem, a Gerusalemme. Ai due coniugi è già stato dedicato il cippo ai "Giusti tra le nazioni" che venne collocato dall’amministrazione comunale il 25 aprile 2007 al parco Pertini. Il sindaco Luca Benesperi e la giunta con questa intitolazione rendono ancora più viva e vicina ai cittadini la memoria di Sem e Maria. Nel giardino, infatti, una targa ricorda la storia di questa coppia che corse grandi rischi, ma riuscì a salvare la vita di un giovane ebreo.
Hanno partecipato alla cerimonia i nipoti di Sem e Maria, Rossella e Alessandro Grassi e Serena Zanobini. Grazie al loro coraggio disinteressato, i coniugi Grassi contribuirono in modo determinante a salvare la vita di Alberto Saltiel, un ebreo greco che dimorava ad Agliana insieme ai suoi genitori, Moise Saltiel e Olga Molho. Agli inizi del 1944 i genitori di Alberto Saltiel vennero arrestati e deportati ad Auschwitz, senza fare mai più ritorno.
Il giovane Alberto sfuggì all’arresto e rimase alcuni giorni in casa Grassi, nascosto prima in cantina e poi in soffitta. Sem e Maria Grassi avevano un albergo ristorante e bottega di generi alimentari nel centro di Agliana (nella frazione di San Piero), e fu percepito che la permanenza presso di loro poteva essere troppo pericolosa. Quindi Alberto, sempre grazie all’impegno di Sem e Maria, fu nascosto prima a Spedalino (frazione di Agliana), in seguito a Montale e poi a Firenze, dove rimase fino alla liberazione della città. Alberto Saltiel è morto a Milano nel 1985 rimanendo sempre in contatto con la famiglia Grassi. Ancora oggi i rapporti vengono mantenuti da Olga, figlia di Alberto Saltiel, che per questa cerimonia ha inviato il suo toccante pensiero, letto da Rossella Grassi. Olga Saltiel, ricordando che nella tradizione ebraica quando una persona muore si usa piantare un albero, ritiene che l’intitolazione di questo giardino a Sem e Maria sia il modo migliore per ricordarli.
L’altra nipote, Serena Zanobini, ringraziando quanti si sono impegnati per l’intitolazione, ha letto il messaggio inviato ai Grassi dalla famiglia Saltiel nel 1992, dopo il riconoscimento di Sem e Maria "Giusti tra le nazioni". "Non sempre la storia è fatta dai grandi, ma soprattutto da persone semplici e generose, che diventano senza saperlo veri e propri eroi. La riconoscenza e l’affetto per voi superano la morte stessa".
Piera Salvi